“Come sarebbe la casa di Barbie come nella vita reale?”: è questa la domanda che si è posto l’artista di Los Angeles Matty Mo. L’artista è stato contattato da un costruttore immobiliare locale, perché creasse un po’ di “rumore” attorno al nuovo progetto che sta per essere sviluppato (un complesso di appartamenti di 45 unità da costruire su un lotto attualmente occupato da tre case abbandonate). Gli effetti però sono stati diversi da quelli sperati.
Mo è specializzato specializzato nel creare esperienze “Instagrammablili”, e collabora spesso con imprese private. In questo caso l’arista ha deciso di dipingere le tre case completamente di rosa, come appunto le case-giocattolo di Barbie. Mo ha coperto ogni centimetro delle case in un mare di rosa, compresi i tetti, i viali e anche le foglie degli alberi.
E se l’opera d’arte temporanea ha avuto l’effetto desiderato di attirare “migliaia di persone”, e far parlare di sé, ha decisamente irritato i vicini, che hanno considerato la cosa una sorta di offesa al quartiere. “Avevamo avuto una storia dall’architetto, che diceva che gli interessava proteggere gli interessi del quartiere e avrebbero cercato di realizzare un progetto che rispettasse il nostro carattere e avesse la dimensione”, ha detto una donna che abita nella zona ai giornalisti. “E poi… vediamo questo, con le case deturpate, è stato abbastanza irritante“.
L’agenzia di costruzioni però si è difesa, sostenendo che lo scopo dell’iniziativa non era solo quella di farsi pubblicità, ma anche sensibilizzare la comunità sul tema delle lungaggini burocratiche che rallentano le autorizzazioni alle costruzioni, e anche proteggere il quartiere, dato che l’opera permette di tenere lontani gli squatters, poco propensi a occupare abusivamente case così appariscenti.