Chi viaggia in taxi spesso si lamenta delle difficoltà di trovare un mezzo, oppure del costo del viaggio. A loro volta, alcuni tassisti e conducenti di Uber si lamentano dei problemi che talvolta i passeggeri causano. E questa storia che arriva da Hong Kong sembra dare loro più di qualche ragione.
Un uomo, identificato solo come Mr. Chan di 28 anni, ha preso un taxi per un viaggio di 15 minuti: Arrivato a destinazione nel sobborgo di Castle Peak di Tuen Mun, la tariffa per il viaggio è arrivata a 25 dollari. Dopo aver sentito il costo, Chan ha detto che non aveva i soldi per pagare, ed ha chiesto che il viaggio gli fosse “regalato”. L’autista, il 71enne Cheng, ha comprensibilmente rifiutato, ed ha invece suggerito a Chan di farsi dare i soldi dai suoi parenti.
Poco dopo, Cheng e Chan si sono dunque recati presso una lussuosa casa. I due hanno bussato alla porta principale, ma nessuno ha risposto. Tornati al taxi, Cheng ha chiesto di nuovo il suo pagamento. Chan ha iniziato a fumare e si è rifiutato di parlare. All’improvviso l’autista ha visto il suo passeggero spruzzare un liquido sul retro del veicolo, e scappare. L’anziano tassista ha rincorso il passeggero fuggito. Le urla di Cheng hanno messo in allarme alcuni presenti, che hanno fermato Chan e lo hanno trattenuto fino all’arrivo della polizia.
Sfortunatamente, i vigili del fuoco sono dovuti arrivare per primi: per l’orrore del tassita, il Chan aveva fatto incendiare il liquido con la sua sigaretta prima di scappare. Il taxi è bruciato per 30 minuti, e l’incendio ha danneggiato alcuni veicoli vicini. La polizia ha accusato Chan di aver resistito all’arresto, di non aver pagato la sua tariffa del taxi e dell’incendio. Quando gli è stato chiesto perché ha dato fuoco al veicolo, Chan ha detto che era turbato perché il veicolo non aveva sedili di pelle nera. Nonostante il suo avvocato sostenga che Chan sia legalmente incapace di intendere e di volere, l’uomo rischia una condanna a sette anni di prigione.