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10 nuove tecnologie che arriveranno nella vostra auto prima di quello che pensate

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Non è un segreto che il settore automobilistico sia estremamente attivo sul fronte dell’innovazione. Prova ne è il prepotente e progressivo ingresso della tecnologia in tutti gli ambiti del mondo automotive, non solo per quanto riguarda le fasi di progettazione e fabbricazione, con positive ricadute sulla sicurezza di auto sempre più intelligenti, ma ormai anche in merito alle modalità di compravendita. Chi ha già provato, infatti, a vendere il proprio mezzo, o a procedere acquisto di un’auto usata, si sarà certamente imbattuto su internet in diverse piattaforme specializzate, che permettono al proprietario di ottenere in tempo reale quotazioni aggiornate ed entrare in contatto, in pochi click, con potenziali acquirenti. Sicuramente, un bel passo avanti rispetto allo scenario di qualche anno fa, fatto di tempi lunghi e incerti per la conclusione di trattative, peraltro sempre soggette al rischio di truffa.


Tornando a parlare di tecnologia applicata ai veicoli in senso stretto, a ben vedere le auto realizzate negli ultimi anni hanno un contenuto di tecnologia impensabile solo vent’anni fa, con effetti positivi anche per la sicurezza. Ma come il passato è stato ricco di innovazioni, così sarà anche il futuro: e alcune di queste arriveranno nelle auto probabilmente prima di quel che credete. Ecco dunque 10 tecnologie che arriveranno molto presto nelle nostre auto.

Accesso ed accensione biometrici. Le auto “senza chiavi” (dove basta avere un badge con sé e poi premere un bottone) ci sono già da diversi anni. Tutte le case automobilistiche stanno però lavorando a sistemi dove non serva neppure avere il badge, ma sia l’auto a riconoscere il proprietario (ad esempio tramite riconoscimento del proprietario) e ad aprire le portiere o accendere il motore senza bisogno di nessuna chiave né altri dispositivi.

Airbag per frenata. Gli airbag sono uno dei più importanti dispositivi di sicurezza mai introdotti sulle auto, ed oggi si sono moltiplicati rispetto ai semplici airbag frontali di una volta. Mercedes sta oggi lavorando ad un nuovo concetto di airbag che dovrebbe prevenire gli incidenti, anziché ridurne i danni: attivati da un sensore di distanza, questi airbag si gonfiano sotto l’auto, in modo da aumentare la potenza di frenata (raddoppiandola, secondo alcuni esperimenti), evitando l’urto o quantomeno riducendone sostanzialmente la forza.

Monitoraggio della salute del guidatore. Le condizioni fisiche di chi guida sono un fattore cruciale nella sicurezza della guida. Si fa molto per combattere l’abuso di alcol e droghe, ma stanchezza, malesseri o medicinali possono avere effetti altrettanto dannosi. Per questo case automobilistiche come Ford stanno pensando di dotare volante e cinture di una serie di sensori per misurare temperatura, respirazione e battito cardiaco del guidatore, in modo da avvisarlo qualora venga rilevata una situazione potenzialmente a rischio.

Integrazione con gli smartwatch. Gli smartwatch non hanno probabilmente avuto il successo che qualcuno si aspettava, ma ciò non toglie che siano un gadget dalle notevoli potenzialità. Presto molte auto potranno essere controllate a distanza dallo smartwatch: ad esempio, per aprire le portiere o mettere in moto. Sicuramente è molto più pratico che interagire tramite un’app sul cellulare, senza contare il fatto che quando si parla di orologi e di auto il pensiero non può che andare a Supercar, e per i fan della serie degli anni ’80 questo potrebbe bastare.

Parcheggiatore automatizzato. Non è certo una novità che le auto che guidano da sole arriveranno presto. Così come non è una novità che già oggi molte auto sono in grado di eseguire da sole la manovra di parcheggio. Quello che presto vedremo sarà una fase intermedia: arrivati in un parcheggio (adeguatamente attrezzato), potrete scendere dall’auto all’ingresso e sarà lei da sola ad andare nel posto segnalato libero a parcheggiarsi. Per richiamarla, basterà usare un’app su telefono o smartwatch.

Spegnimento da remoto. La possibilità di bloccare l’auto tramite app del cellulare può sembrare quasi banale, ma comporta potenzialmente grandi benefici: ad esempio l’auto può essere bloccata in caso di furto da parte del proprietario, ma il sistema potrebbe essere configurato per essere usato anche dalla polizia, che potrebbe mettere fine agli inseguimenti in breve tempo e senza rischi.

Comunicazione da auto ad auto. Bluetooth e tecnologie simili sono già uno standard nelle auto, ma sono usati quasi esclusivamente per collegarsi a dispositivi dei passeggeri: il passo successivo è quello di utilizzare queste tecnologie per scambiare informazioni tra auto, come la posizione (utile per avvisare il guidatore di veicoli in possibili punti ciechi) o eventuali pericoli. Perché queste comunicazioni mostrino tutta la loro efficacia bisognerà aspettare che la maggior parte dei veicoli le utilizzi, ma automobili che le supportino dovrebbero arrivare già a breve.

Sistema di prevenzione degli urti laterali. Molte auto sono già dotate di sensori che rilevano possibili collisioni, ma sono posizionati anteriormente e posteriormente: diverse case automobilistiche stanno studiando sensori laterali, soprattutto per la manovra di parcheggio, ma potrebbero essere usati anche per individuare pedoni, biciclette o altri veicoli, rendendo più sicura la guida in città, specie se combinati con gli strumenti di cui parleremo fra poco.

Disabilitazione dei comandi del guidatore. La notevole quantità di sensori, nonché la maggiore “intelligenza” dei computer di bordo (nonché i dati ottenibili dalle comunicazioni tra auto) apre un nuovo scenario, che va detto non entusiasma tutti: in caso di emergenza, l’auto può decidere di “guidarsi da sola”. Già oggi ci sono auto che possono frenare autonomamente in caso venga individuato un rischio di collisione, indipendentemente dal fatto che il guidatore tocchi li pedale del freno. I computer di bordo possono essere in grado di fare manovre molto più complesse della semplice frenata, e attualmente i limiti alla disponibilità su grande scala sembra legata più a questioni assicurative (di chi sia la responsabilità in caso di incidente che coinvolge un’auto che è intervenuta attivamente) che tecnologiche.

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