Soprattutto quando fuori fa freddo, non c’è niente di meglio che stare seduti vicino ad un caminetto acceso. Ma perché troviamo questa esperienza rilassante? E’ solo il caldo? O c’è qualcos’altro. Un gruppo di ricercatori ritiene che sia un frutto dell’evoluzione.
Il fuoco ha avuto infatti un’importanza enorme nella storia umana, ma il suo rapporto con l’uomo è stato studiato soprattutto da un punto di vista “tecnico”: illumina, scalda, cucina, tiene lontani i predatori. I ricercatori hanno voluto esaminare l’aspetto sociale del fuoco.
C.D. Lynn, dell’Università dell’Alabama, ritiene infatti che il benessere che si prova vicino ad un fuoco acceso sia un frutto dell’evoluzione: gli umani che stavano meglio vicino al fuoco avevano un vantaggio sugli altri grazie alla possibilità di stringere maggiori rapporti sociali con gli altri attorno al fucoo.
Lo studio ha poi condotto un esperimento su 226 soggetti, cui stato fatto vedere un filmato di un caminetto (con e senza audio), oppure un filmato neutro. Senza dunque l’elemento “caldo”, in modo da valutare se il benessere fosse dovuto ad altri fattori oltre il calore.
E’ emerso che i soggetti che avevano visto il filmato con anche il rumore del fuoco registravano una diminuzione della pressione sanguigna, quindi un rilassamento, nonché un incremento della pro-socialità (rilevato tramite test): non si può dire che questo dimostri la natura evoluzionistica ipotizzata dal ricercatore (alcuni ipotizzano che potrebbe essere anche un condizionamento culturale), ma indubbiamente dimostra che l’effetto rilassante del fuoco è frutto di una stimolazione multi-sensoriale che include l’aspetto del fuoco e anche il suo crepitio, e non solo il calore.