Il sessantatreenne Philip Patterson, interior designer in pensione, ha passato gli ultimi quattro anni a ricopiare a mano tutta la Bibbia.
La particolarità è che Pattrerson è sì religioso, ma non particolarmente infervorato. L’idea è nata per curiosità quando un amico gli ha raccontato che i musulmani hanno la tradizione di scrivere a mano il Corano, e Patterson ha obiettato che questo non era possibile con la Bibbia perché secondo lui era troppo lunga. L’amico gli ha fatto notare che questo al contrario era una ragione di più per farlo, per capire meglio di cosa parla.
Patterson ha quindi accettato la sfida, copiando all’inizio i primi cinque libri della Bibbia e, oltre che ai contenuti, l’uomo è rimasto affascinato anche dall’estetica del risultato, grazie ad una grande cura dalla scelta della carta a quella della scrittura. Patterson aveva iniziato a lavorare anche quattordici ore al giorno sul suo progetto, ma la malattia lo ha spinto a ridurre l’impegno a sei o al massimo otto ore giornaliere.
“Non avevo pensato al fatto che sarebbe finito con l’essere così bello” , racconta Patterson del suo manoscritto, “E nemmeno così lungo…”.