Scrivere su Facebook o Twitter senza pensare porta spesso, si sa, nei guai. Un principio che condivide anche Alan Francis, ormai ex insegnante alla Steel Valley High School di Munhall, Pennsylvania, che però aggiunge che secondo lui si dovrebbe avere il diritto di sapere che cosa si ha scritto di male.
Francis è stato per sette anni supplente a tempo pieno presso la scuola, finché la scuola non ha deciso di licenziarlo per condotta inappropriata. In particolare Francis è stato accusato di avere twittato o commentato su facebook qualcosa che “ha messo a disagio” uno studente (o studentessa) o i suoi genitori.
Ma l’ex insegnante, che racconta di essere stato sempre attento a cosa scrive sui social media, vorrebbe sapere qual è il commento che ha portato al suo licenziamento: la dirigenza della scuola ha detto che non si tratta di un qualcosa “volgare, esplicito o sessuale”, e non gli hanno neppure voluto rivelare in relazione a che studente sia capitato l’incidente, lasciando l’uomo piuttosto perplesso.
Francis, convinto che si tratti sostanzialmente di un equivoco, vorrebbe avere una spiegazione, o almeno qualche dettaglio maggiore sul suo licenziamento.