Economia e Finanza

“Per rilanciare l’economia bisogna dare soldi ai ricchi, non ai poveri”

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Pubblichiamo un estratto di una mail ricevuta da un lettore, che propone una tesi indubbiamente provocatoria (e semplicistica) ma utile a stimolare qualche riflessione ulteriore sul tema del reddito e della ricchezza che — come abbiamo scritto in passato — in Italia forse viene affrontato in modo distorto: se uno guadagna poco la soluzione è che il suo stipendio sia alzato, non che quello di chi guadagna di più sia abbassato, altrimenti si ha solo un (inutile) livellamento verso il basso. In altre parole, l’obiettivo dovrebbe essere essere tutti più ricchi, non tutti più poveri
La “scusa” da cui è nato il discorso è la notizia del crollo di presenze di barche ormeggiate nei porti italiani.


[…] che poi noi italiani siamo tanto bravi a disprezzare la ricchezza (cioè, chiunque sia più ricco di noi, mentre chi ha meno è uno sfigato che non deve rompere le balle…), dimenticando che sono i ricchi che comprano.
Anzi, permettimi la provocazione: per rilanciare l’economia bisognerebbe dare soldi ai ricchi, non ai poveri! Intendo dire, supponi di dare un incentivo a un “ricco”: quei soldi lì li spende, e si compra (mettiamo) una maglietta da 50€ “Made in Italy”: ci guadagna il venditore, il produttore, i dipendenti del produttore. Se invece dai un incentivo a un “povero”, si compra una maglietta cinese da 5€, e diventano soldi che escono subito dal ciclo economico. Anche di più se magari non li spende neppure e li mette sotto il materasso, in quel caso neppure i cinesi ci guadagnano.
[…]
A scanso di equivoci, io certamente non sono neanche lontanamente “ricco”, però ringrazio il Signore che ricchi ce ne siano, perché altrimenti l’azienda per cui lavoro non avrei clienti, e neppure il mediocre stipendio che mi porto a casa mi arriverebbe: se ci fosse quella “sobrietà di spesa” che qualcuno dice di volere, allora tutti comprerebbero solo le magliette a 5€… il che vuol dire che in Italia chiudiamo tutto e rimaniamo per strada, oppure ci pagano veramente come gli operai cinesi… Altro che chiedere ai ricchi di spendere meno perché c’è la crisi: dovrebbe essere proprio il contrario, spendete di più perché così magari tiriamo avanti anche noi…

Banche e Risparmio [http://www.banknoise.com]

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2 commenti

  • Il discorso fila, finchè parliamo di lavoratori e redditi privati. Per il pubblico, scarsa efficienza dovrebbe significare stipendi più bassi.

  • La tassazione in base al reddito è collegata alla capacità del singolo di contribuire al sistema paese. Chi meno ha meno può dare. Comunque in problema della tassazione dei più ricchi si pone solo per i dipendenti visto il livello di evasione fiscale presente nel nostro paese è elevatissimo.
    Sara