Nella vita ci vuole coraggio. Le prove che il tempo ci porta ad affrontare impongono un certo temperamento. Qualunque cambiamento dobbiamo vivere e qualunque puntata al casinò su netbet vogliamo fare bisogna essere impavidi e decisi per andare avanti. Il coraggio è un tema affrontato in molti autori del passato, anche dagli antichi greci. Tra le loro opere ci sono tragedie e commedie che affrontano il tema da punti di vista diversi, sia da parte degli uomini che delle donne. Alcune figure femminili in particolare sono protagoniste di tre vicende in cui emergono il loro coraggio nei confronti della società e dell’irrazionalità.
“Ifigenia in Aulide” è una tragedia di Euripide, importante autore del 5° secolo a.C. La vicenda narra di Ifigenia, una ragazza, che viene sacrificata agli dei per far soffiare di nuovo i venti, dopo che le navi greche dirette a Troia per combattere sono rimaste bloccate. Questa ragazza accetta di morire per salvare la missione, nonostante le suppliche della madre. Essa dimostra un grande sangue freddo, contrapposto alla viltà degli uomini, capaci di compiere atti tremendi per realizzare i loro fini bellicosi. Il suo sacrificio viene interpretato così anche dagli dei, che lasciano sull’altare al posto del corpo della ragazza, una cerva: Ifigenia, infatti, è stata accolta tra le divinità.
In “Antigone”, tragedia di Sofocle, altro autore ateniese del tempo, la protagonista si rifiuta di ubbidire alla legge che vieta di seppellire i nemici della propria città morti in battaglia, per donare una tomba al fratello. Scoperta, essa viene imprigionata, consapevole delle sue azioni. In questa vicenda emerge il coraggio di una persona innocente che combatte contro le leggi ingiuste di capi autoritari. Questo tipo di storia è un esempio di resistenza che ha incontrato molte similitudini con vicende più recenti, in cui semplici cittadini hanno dimostrato di credere in valori superiori a quelli di un sistema ingiusto e sleale.
Infine, più leggera delle precedenti, si può citare la commedia “Lisistrata” di Aristofane, autore ateniese del 4° secolo a.C. Anche qui c’è un esempio di resistenza, in questo caso di natura sessuale: infatti le donne di Atene, per far sì che gli uomini smettano di combattere contro Sparta una guerra che dura da anni e che ha portato molte sofferenze da entrambe le parti, fanno uno sciopero del sesso. Niente le fa desistere, fino al momento della pace a cui segue una declamazione delle origini comuni di tutti i popoli. In questo caso, le donne riescono a fare comprendere agli uomini imbevuti di ira per combattere, dell’insensatezza delle divisioni tra classi sociali e tra popolazioni. Il simbolo del sesso come unione è proprio il compimento di questa visione comunitaria che da sempre è più sentita dalle donne che dagli uomini.
Le donne hanno sempre dimostrato coraggio e sono state simbolo di resistenza in ogni epoca e in ogni dove. La loro tenacia emerge in molti momenti storici riconosciuti e la loro passione porta avanti il mondo tutti i giorni.