Il 33enne Cai Yanqiu ha passato gli ultimi tre anni della sua vita viaggiando attraverso la Cina con l’unico scopo di aiutare i senzatetto, ed in particolare ricongiungendoli con le relative famiglie.
Cai Yanqiu ha deciso di dedicare la sua vita ad aiutare i senzatetto tre anni fa. Gestiva un piccolo chiosco a Zhanjiang, nel Guangdong, e stava aspettando clienti quando ha visto un barbone scalzo passargli accanto. L’incontro gli ha ricordato il dolore causato dalla perdita di suo fratello, avvenuta oltre due decenni fa. Nel 1994 il fratello di Cai, che soffriva di epilessia, è scomparso di casa, e quando è stato finalmente trovato, 3 giorni dopo, era in condizioni talmente pietose da morire poco dopo. Cai ricordò il dolore di sua madre, e ha deciso che non poteva semplicemente stare in disparte e lasciare che altre famiglie passassero attraverso quell’esperienza.
Nel 2016 Cai ha comprato un furgone usato, piumini, saponi e detergenti, una bicicletta pieghevole e del cibo, e ha iniziato a viaggiare per cercare senzatetto e tentare di riunirli con le loro famiglie. Da allora ha percorso oltre 90.000 chilometri, riuscendo a ricongiungere più di 50 persone con le loro famiglie. Ma non si tratta di una cosa facile, anche perché alcuni di loro semplicemente non vogliono tornare alle loro famiglie.
Cai Yanqiu ha spiegato che a volte ci vogliono settimane per ottenere la fiducia di un senzatetto. Essendo stati lasciati ai margini dalla società e spesso vittime di abusi, molti di questi individui sono diffidenti, anche nei confronti di chi ha le migliori intenzioni. Alcuni di loro si rifugiano anche in luoghi difficili da raggiungere, come fognature o edifici abbandonati. Poi ci sono quelli con disturbi mentali, che rifiutano di comunicare con nessuno. In alcuni casi Cai ha provato per quasi un mese ad avvicinarsi a queste persone, per poi dover rinunciare.
Ma nonostante queste difficoltà, Cai Yanqiu è riuscito a riunire più di 50 senzatetto con le famiglie. Cai dice che la sua missione sarà finita solo il giorno in cui non ci saranno pià senzatetto. Poi finalmente potrà tornare alla sua, di famiglia. “Se non riesco a mantenere il mio attuale stile di vita, potrei dover smettere, ma la mia famiglia è molto solidale, quindi spero di continuare”, ha detto Cai. Le cose però oggi sono più facili di quando ha iniziato, grazie anche a Internet. Un paio di anni fa, un amico di Cai gli ha suggerito di raccontare i suoi viaggi, e la sua straordinaria gentilezza ha conquistato il cuore di molti, che lo seguono sui social network e lo sostengono con donazioni.