A Natale siamo tutti più buoni: è l’occasione per ricordare una bella storia avvenuta lo scorso anno in Cina, quando i cittadini di un paesetto vicino alla città di Shenzhen, nel sud della Cina, si sono uniti per comprare un totale di 32 tonnellate ad un contadino (che nessuno di loro conosceva) che era stato respinto dal locale mercato ortofrutticolo.
Il sessantenne Ma, un coltivatore di patate della Provincia di Qinghai, nella Cina centrale (a 3.500 Km di distanza) era stati convinto da un truffatore a portare tutto il suo raccolto a Shenzhen, per venderlo ad un prezzo vantaggioso. Il viaggio è stato lungo e costoso: il trasporto delle patate gli è costato l’equivalente di 2.300 euro, una piccola fortuna se confrontata con gli stipendi cinesi.
Quando è arrivato, però, il presunto compratore ha rifiutato l’acquisto, forse nel tentativo di spuntare un prezzo stracciato in quanto l’uomo non poteva certamente sopportare i costi per portare le patate di nuovo a casa. E con il raccolto invenduto, l’agricoltore rischiava di perdere gran parte dei guadagni dell’anno.
E così Ma ha fatto l’unica cosa che poteva: ha fatto scaricare il camion a bordo strada, cercando di vendere le patate ai passanti. Un’impresa titanica, data l’enorme quantità di patate che aveva l’uomo, e anche nonostante alcuni amici da Qinghai gli avessero dato una mano a contattare dei potenziali acquirenti.
Ma quando Ma era ormai rassegnato ad andarsene lasciando marcire le patate dove erano state scaricate, è avvenuto il miracolo. Ha iniziato a diffondersi la storia del perché l’uomo si era ritrovato lì a vendere le patate, e molti hanno rilanciato un appello ad aiutare l’uomo in difficoltà. Già il giorno successivo, la gente ha iniziato ad arrivare anche da Shenzhen fino a Guanlan, dove si trovava l’uomo, per comprare le sue patate.
Tanto felice quanto sorpreso l’agricoltore: “E’ vero. Tutte le patate sono state vendute grazie agli stupendi abitanti di Shenzhen. Le parole non possono esprimere la mia gratitudine verso chi mi ha aiutato. Negli ultimi giorni mi sono sentito come sulle montagne russe”, ha detto.