Un gigantesco distributore automatico Ferrari e Lamborghini: succede a Singapore, dove un palazzo di 15 piani (e 45 metri di altezza) è stato convertito in un distributore per costose auto di lusso.
L’idea è venuta a Gary Hong, proprietario di un concessionario di auto di lusso che però nell’affollata città non aveva tutto lo spazio che avrebbe voluto per l’esposizione. La visita ad un negozio di giocattoli gli ha dato l’ispirazione: esporre le auto in verticale, e con l’occasione ha deciso di creare quello che probabilmente è il distributore automatico più costoso del mondo, sia per il distributore in sé che per i prodotti venduti.
Le auto arrivano a terra usando una apposita app, che oltre a “richiamare” l’auto presenta anche informazioni e filmati nell’attesa che la vettura giunga a destinazione, per essere acquistata o per un giro di prova.
Di per sé, la vendita di auto tramite distributori automatici non è una novità assoluta, ma è la prima volta che ne nasce uno dedicato alle auto sportive di lusso. Le auto vendute in questo curioso modo includono modelli quali la Lamborghini Aventador, ma anche pezzi da collezione come la Ferrari 512M.
Va detto che, anche dato il valore delle auto messe in vendita, l’acquisto non è completamente self-service, ma c’è una supervisione del personale del concessionario. Sembra che molti (che ovviamente se lo possono permettere) siano rimasti affascinati dall’idea di comprare un’auto di lusso da un distributore automatico, anche a scapito delle personalizzazioni che spesso vengono chieste su auto di questa fascia: le vendite del concessionario sono salite del 30% da quando ha creato il distributore.
Indubbiamente l’effetto novità gioca verosimilmente un ruolo nel successo dell’iniziativa, ed è innegabile che la vista delle auto così esposte sia decisamente affascinante, tanto che la torre è già diventata un’attrazione turistica nei pochi mesi da quando è stata inaugurata. Ma non sono solo i curiosi ad interessarsi alla torre: anche numerosi costruttori ed architetti hanno voluto visitarla, per avere spunti per creare dei parcheggi innovativi che permettano di risolvere il problema del poco spazio a disposizione nelle metropoli asiatiche.