Quasi tutti i genitori sono convinti di conoscere i propri figli, compreso capire quando dicono una bugia oppure dicono la verità. Un’idea che è però smentita da uno studio scientifico, che ha evidenziato come i genitori non siano per nulla in grado di identificare bugie o verità.
Per verificare la capacità dei genitori di riconoscere la sincerità dei figli, i ricercatori hanno filmato un gruppo di bambini, a cui veniva chiesto di dire una bugia oppure una cosa vera. Questi filmati sono stati poi mostrati a tre gruppi di adulti: adulti senza figli, adulti con figli (per verificare l’ipotesi che avendo esperienza di bambini potessero essere più abili a capirli), e i genitori dei ragazzini filmati.
I risultati sono deludenti per chi credeva che i genitori fossero più abili nel capire i propri figli: non solo i genitori non hanno avuto risultati migliori degli altri adulti nel riconoscere bugie e verità, ma per tutti e tre i gruppi la percentuale di identificazione corrette era intorno al 50%, l’equivalente di valutare tirando una monetina.
Dallo studio è emerso però un’altro risultato interessante: tutti i gruppi presentavano un cosiddetto “bias“, un errore di valutazione sistematico, tendendo a considerare più veritiere del vero le affermazioni dei bambini, forse nella convinzione inconscia che i bambini dicano sempre la verità: questo bias era particolarmente evidente per i genitori, che consideravano vere le affermazioni fatte nei filmati dai figli nel 70-75% dei casi.