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Cieco, riesce ad essere ingaggiato da una squadra di Football Americano

Jake Olson - da wearesc.com

Jake Olson è riuscito a realizzare il sogno di essere ingaggiato da una squadra di football americano. Un bel successo di per sé, ma in questo caso la sfida era decisamente grande, perché Olson è completamente cieco.


A soli otto mesi, a Jake è stato diagnosticato un tumore all’occhio sinistro, un retinoblastoma: per evitare che potesse propagarsi al cervello i medici hanno dovuto asportare l’occhio. Il rischio più grande era che il cancro si sviluppasse anche all’occhio destro, e per questo Jake è stato sottoposto per anni a cure. Quando aveva 12 anni, però, non è rimasto altro da fare che rimuovere anche l’occhio destro.

Da grande fan dei Trojan, la squadra di football della University of Southern California, prima di sottoporsi all’operazione che lo avrebbe reso cieco a vita, Jake ha chiesto di vedere le loro partite e anche di partecipare ad un allenamento la sera prima dell’intervento.

C’erano notti di pianto e tempi difficili quando non riuscivo a rassegnarmi all’idea che sarei stato cieco per il resto della vita. Ma ogni volta che ero a vedere la USC, oppure parlavo con qualche giocatore, era solo puro divertimento. E pace., ricorda Jake in un’intervista.

La sua passione è stata ovviamente notata, e da lì a poco è diventato di fatto una sorta di mascotte della squadra, con i giocatori che ammiravano la sua dedizione e la sua forza d’animo.

Quando è cresciuto, ha cercato di capire come poter essere coinvolto maggiormente nel football americano, e si è reso conto che poteva pur sempre giocare come long snapper, il ruolo dove il giorcatore che tiene il pallone in mano appoggiato a terra, fa partire l’azione consegnando la palla nelle mani del quarterback. “È una posizione costante, dove devi lanciare alla stessa distanza ad ogni tiro. E le meccaniche sono semplici, ma contano molto le sensazioni”.

Così Jake si è presentato dall’allenatore della squadra della scuola: all’inizio, però, non è stato preso molto sul serio. L’allenatore gli ha risposto di tornare all’inizio della stagione successiva, poco convinto che potesse essere in grado di entrare in campo.

Però Jake non si è lasciato scoraggiare, ed ha usato il tempo in più per allenarsi. Uno degli altri allenatori lo ha notato, e ha iniziato ad aiutarlo allenandolo tutti i giorni per tutta l’estate, e alla fine tutto il gruppo di allenatori si è convinto che faceva sul serio e che poteva essere utile per la squadra, decidendo quindi di farlo scendere in campo.

Una volta entrato nella squadra della scuola superiore, ripetere l’impresa anche all’università non era più così incredibile: e così una volta iscritto alla University of Southern California, ha chiesto di entrare nella squadra di football. Dopo i provini, è stato selezionato, riuscendo quindi a scendere in campo con i Trojan non come fan o come mascotte, ma come giocatore a tutti gli effetti.

 

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