Il mercato delle opzioni binarie ha conosciuto negli ultimi anni una crescita decisamente noteveole, con un proliferare di investitori così come di siti dove è possibile negoziarle, e anche di spazi di informazione dedicata in modo specifico ad esse.
Il segreto del successo sta probabilmente nello stesso funzionamento delle opzioni binarie, che è estremamente semplice: il guadagno infatti è fissato in un ammontare determinato, legato solamente al fatto che una certa previsione (es. prezzo raggiunto da un titolo in un certo momento) si verifichi o meno. Proprio per questo si chiamano opzioni binarie: ci sono solo due risultati possibili.
Questa semplicità permette anche a chi non è esperto di finanza di investire in questo tipo di opzioni, dato che non ci sono decisioni complesse da prendere nella scelta dell’investimento e nella sua gestione. Ovviamente il fatto che le decisioni non siano complesse non è garanzia che siano giuste: e infatti una critica che spesso viene fatta alle opzioni binarie sta proprio nel fatto che alcuni le affrontano come “scommessa” anziché come investimento, esponendosi così a rischi più simili a quelli del gioco d’azzardo che a quelli di un investimento ragionato.
Il rischio per chi si avvicina alle opzioni binarie è anche legato al fatto che solo una piccola parte sono negoziate su mercati regolamentati, mentre la maggior parte sono negoziate su piattaforme online, che spesso non sono supervisionate da autorità specifiche, e quindi diventa importante affidarsi ad una piattaforma che sia realmente affidabile. Con l’aumento del numero di piattaforme online per il trading di opzioni binarie, è aumentato anche il numero di interventi delle autorità contro situazioni giudicate al limite della legalità: ci sono state accuse di raccolta poco trasparente dei dati dei clienti, ma anche di mancati rimborsi, di capitali depositati per l’investimento, e addirittura di manipolazioni dei software per aumentare le perdite per gli investitori (e, di contro, i guadagni per la piattaforma) . Questo può spaventare a pirma vista, ma è invece un segnale positivo che mostra comunque il fatto che “chi si comporta male” viene punito (e quindi si può pensare che chi rimane sul mercato si comporti invece correttamente).
La SEC (Securities and Exchange Commission – Commissione per i Titoli e gli Scambi), l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori, analogo alla Consob in Italia, ha dato qualche consiglio a chi vuole investire nelle opzioni binarie. Il primo riguarda la regola generale di non investire in cose che non si comprendono, insomma di essere sicuri di avere capito cosa sono e come funzionano le opzioni binaire prima di fare un investimento in questo senso. Il secondo è quello di conoscere bene la piattaforma che si vuole utilizzare per il trading delle opzioni (che tipo di regolamenti ed eventuali normative applica, ecc.), secondo la buona regola che bisogna sapere a chi si sta affidando i propri soldi. Il terzo riguarda il fatto che, come altri tipi di investimento, le opzioni binarie comportano un rischio, e pertanto non bisognerebbe investirvi risorse di cui non si può fare a meno o che servono nel breve periodo.