L’inglese è una lingua relativamente semplice a livello di grammatica, ma che si presta spesso ad equivoci nella pronuncia, specie in certi dialetti e con certi accenti, può essere facile confondere parole simili. Basti pensare al classico problema di molti di noi italiani non avvezzi a distinguere la lunghezza delle vocali, e così ad esempio “beach” si confonde con “bitch”. Anche per i madrelingua capita qualcosa di simile, anche se con parole magari un po’ diverse.
Succede ad esempio che molti americani, specie quelli non particolarmente acculturati, pronuncino in modo simile (e confondano) “fiscal” e “physical”, cioè “fisco” e “fisico”. Se in molti casi la reazione è una scrollata di spalle, la cosa inizia ad essere fastidiosa se a fare questa confusione sono i politici.
Il deputato del Missouri Tracy McCreery non sopportava più questa ignoranza dilagante, al punto di lanciare una proposta di legge per obbligare i colleghi a fare attenzione alla pronuncia della parola “fiscal”, troppo spesso pronunciata “physical” anche durante i dibattimenti delle leggi.
Per quanto possa apparire una legge sciocca, è indubbio che sciatteria nella pronuncia di parole al centro del dibattito si presta facilmente a essere interpretata anche come sciatteria nell’affrontare il tema stesso, anche a livello di contenuti: come può essere presa sul serio una proposta sul fisco, se chi la presenta non pronuncia neppure correttamente la parola?