Sono polizze di ultima generazione che il nostro Paese ha messo sul mercato da pochi anni. Si chiamano Long term care e Dread Disease.
Polizze nate per coprire rischi che derivano dal progressivo allungamento della vita media di ciascuno di noi.
Gli italiani, lo ha sottolineato anche un’indagine del Censis, non temono l’invecchiamento ma la paura di perdere l’autonomia e di non essere più autosufficienti. Ed è proprio dall’incapacità di svolgere anche le più elementari azioni di vita quotidiana che è nato il ramo Long term care.
L’obiettivo è quello di offrire una rendita o rimborsare le spese che l’assicurato, non più autosufficiente, deve affrontare.
Di norma si stipulano non prima dei 40 anni per poter guardare alla vecchiaia con più tranquillità.
La polizza considera ai fini assicurativi una serie di attività, nel dettaglio:
- muoversi, alzarsi e mettersi a letto o seduti su una sedia
- lavarsi e mantenere un livello accettabile di igiene personale
- vestirsi e svestirsi
- bere e mangiare autonomamente
- essere continenti
- capacità di parola o di udito.
Il cambiamento della società ha portato anche alla nascita delle polizze Dread Disease, da poco inserite nel nostro mercato assicurativo.
Garantiscono una copertura complementare, di norma affiancata ad una assicurazione sulla vita. I beneficiari si vedranno coprire i danni economici che derivano dall’insorgenza di una malattia di particolare gravità.
Nell’elenco delle patologie, che possono essere coperte da questa tipologia di polizza troviamo:
malattie quali l’infarto del miocardio, problematiche che diano luogo a interventi di chirurgia cardiovascolare (by-pass, altro), ictus cerebrale, tumore o neoplasia maligna, insufficienza renale irreversibile, e tutta quella serie di problematiche che comportano la necessità di trapianti di organi.
Sono invece escluse a priori malattie, o conseguenze delle stesse, di cui l’assicurato era già a conoscenza prima della sottoscrizione della polizza, ma anche alcolismo, abuso di psicofarmaci o stupefacenti se collegabili a dipendenza, interventi chirurgici angioplastici. Esclusa anche qualsiasi forma patologica collegabile in modo diretto o indiretto al virus HIV.
La sottoscrizione di questa tipologia di polizza è prevista anche per i giovani per la fascia di età compresa esclusivamente fra i 2 ed i 15 anni.
La polizza Dread Disease è nata nel 1983 in Sudafrica ha trovato ampio spazio e sviluppo nei mercati assicurativi del Regno Unito, in Cina, Malesia, Corea del Sud e Singapore. In Italia il prodotto non è ancora molto conosciuto.