Abbiamo parlato spesso di iperrealismo, l’arte di riprodurre ritratti, paesaggi ed oggetti con un livello di realismo che rende spesso difficile distinguere i dipinti da fotografie.
Hyung Jin Park è un artista particolare perché utilizza le tecniche dell’iperrealismo, ma molto spesso le usa per creare volti distorti e deformati di modelle, che danno loro un aspetto surreale ispirato a quello delle ceramiche orientali o dei manga.
Le opere nascono da una riflessione sul tema della bellezza idealizzata, un concetto che viene esplorato tramite i ritratti che vanno così a creare una strana via di mezzo tra il reale e l’ideale. Ma Park esplora anche gli effetti di luci e ombre sull’aspetto: anche per questo molti critici hanno definito le sue opere “uno studio naturalistico della percezione visiva”.