A meno di trent’anni, German Sterligov era uno degli uomini più ricchi e potenti della Russia, avendo costruito in pochi anni un impero finanziario che avrebbe potuto farlo vivere nella ricchezza tutta la vita. Eppure ha abbandonato tutto per fare il contadino.
Sterligov è sicuro di stare molto meglio di molti oligarchi adesso, anche in relazione alla crisi economica che lui si aspetta possa peggiorare: “Sono nella bambagia in confronto a loro. Sono libero. Non dipendo da nessuno e siamo totalmente autosufficienti. Molti miei amici pensano io sia uscito di testa, ma credo che i fatti mi stiano dando ragione”.
Sterligov aveva creato la prima borsa merci in Russia dopo la caduta del comunismo, cosa che gli ha permesso di diventare il primo milionario russo (almeno, che non lo fosse illegalmente) dai tempi della rivoluzione del 1917.
Sterligov aveva anche tentato di candidarsi alla presidenza della Russia a metà degli anni duemila: l’ingresso in politica non gli è stato favorevole, perché è stato escluso dalle elezioni con quelle che molti sostengono siano state “scuse”, e ha dovuto vendere alcune delle sue proprietà per coprire i costi dell’inutile campagna elettorale.
Quando ha iniziato a vendere, gli è venuto in mente che la fortuna poteva girare molto velocemente, ed ha deciso che voleva essere completamente autosufficiente dalla società. Così ha deciso di vendere tutti i suoi averi e liquidare tutti i suoi investimenti, per costruire una fattoria in campagna dove è andato a vivere con i suoi figli, mantenendo sé stesso e la sua famiglia con il frutto del lavoro della terra secondo lo stile di vita dei contadini russi del secolo scorso.