Un gruppo di ricercatori canadesi si è chiesto fino a che punto le persone siano disposte a prendere ordini da un robot. Una questione tutt’altro che fantascientifica, dato che situazioni in cui delle intelligenze artificiali potrebbero essere incaricate di prendere decisioni importanti (si pensi all’ambito medico, o a quello militare) non sono certo ipotesi remote.
La ricerca è quindi nata con lo scopo di verificare come gli esseri umani agli ordini dei robot, e per farlo un gruppo di soggetti è stato incaricato di svolgere un compito decisamente noioso (rinominare a mano centinaia di file), in un caso sotto le indicazioni di una persona, e nell’altro di un robot umanoide. Prima dell’esperimento, ai soggetti veniva detto che avrebbero svolto una varietà di compiti, ma poi veniva continuamente fatto ripetere la stessa cosa: questo spingeva immancabilmente i soggetti a protestare.
Tutti i partecipanti hanno protestato almeno una volta, e anche se i soggetti tendevano ad ubbidire di più agli ordini di una persona (l’85% ha portato a temine l’attività), la percentuale di soggetti che ha seguito le istruzioni dei robot non è trascurabile (il 46% ha completato tutta l’attività).
Molti dei partecipanti che hanno interrotto anticipatamente l’attività con il robot hanno commentato che il robot doveva essere “rotto” o “avere fatto un errore”, ma è degno di nota il fatto che la maggior parte di questi poi dimostrasse un certo senso di colpa di fronte al capo-ricercatore quando il robot lo informava che l’esperimento era terminato, così come è interessante che molti cercassero di chiacchierare del più e del meno con il robot, con domande tipo quale fosse fosse il suo film preferito o se sapesse ballare.