Gli ictus hanno spesso conseguenze anche gravi. Ma il sessantanovenne Malcom Myatt, che ha subito un attacco nel 2004, ne è contento.
L’uomo ha passato 19 settimane in ospedale: i medici gli hanno spiegato che un ictus aveva colpito il lobo frontale del cervello. L’uomo ha perso sensibilità nel lato sinistro del corpo e ha dei problemi di memoria a breve termine, ma tutto sommato non ne fa una tragedia: e non è un caso, perché ha perso anche la capacità di essere triste. Secondo i neurologi, si è danneggiata la parte del cervello che controlla le emozioni.
“Non sono mai depresso. Ma comunque essere triste non sarebbe di nessun aiuto. È sicuramente meglio essere sempre felici che il contrario. È decisamente un vantaggio”, spiega Myatt, che è un ex-camionista in pensione.
I medici spiegano che il suo caso è decisamente insolito ma non inspiegabile: “Il danno fisico al cervello può influire sulla risposta emozionale. Certe persone possono perdere la capacità di riconoscere le emozioni altrui, o possono diventare loro stesse meno emotive”. Non sono sconosciuti effetti decisamente insoliti degli ictus. Sicuramente però la selettività nella perdita di emozioni subita da Myatt è rara, e verrebbe da dire anche un po’ fortunata.