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Turisti inglesi avvisati: “informatevi sulla leggi locali prima di andare all’estero”

la legge è uguale per tutti ma bisogna conoscerla

Il ministero degli Esteri britannico ha diffuso a fine agosto un comunicato che sollecita i cittadini del Regno Unito che vanno in viaggio all’estero ad informarsi delle leggi in vigore nei paesi che visitano, anche attraverso il sito del ministero.


Apparentemente, una richiesta su quattro ai consolati inglesi è conseguenza dell’arresto di un turista. Il direttore dei servizi consolari, Chiarles Hay, spiega: “Spesso i viaggiatori non sono consapevoli che le leggi locali si applicano anche a loro, e molti cittadini britannici sembrano convinti che il loro passaporto sia una sorta di carta ‘Uscite gratis di prigione’ del Monopoli. Per quanto possiamo cercare di aiutare i cittadini britannici in difficoltà all’estero, non possiamo interferire con i procedimenti legali di un altro Paese”. Molti britannici sembrerebbero infatti convinti che a loro si applichino le leggi inglesi e non quelle del luogo dove si trovano.

la legge è uguale per tutti ma bisogna conoscerla

Le leggi ignorate dai cittadini sono di ogni tipo e la gravità delle conseguenze varia molto: si passa dal divieto di dare da mangiare ai piccioni a Venezia, a quello di indossare abiti mimetici nelle Barbados, al divieto di andare in giro in costume per città come Barcellona, eccetto che nelle spiagge. Ma ci sono anche casi più gravi, come la mancanza di conoscenza delle conseguenze di essere trovati in possesso di droghe (anche leggere) in alcuni paesi, punibile a volte anche con la pena di morte.

Non è la prima volta che i consolati britannici lanciano appelli di questo tipo.

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