Ha sollevato polemiche una dimostrazione scientifica pubblica alla Technology, Entertainment and Design conference di Edimburgo.
Un gruppo di ricercatori infatti ha “esibito” degli scarafaggi controllabili via Bluetooth: agli insetti infatti era stato applicato un chip che si interfaccia con i loro neuroni, impartendo istruzioni.
Pensata come dimostrazione “per i più giovani” di come funziona il cervello, l’idea non è stata gradita da alcune associazioni associazioni animaliste, che la considerano una forma di violenza sugli animali fine a sé stessa, non avendo neppure nessuna valenza dal punto di vista della ricerca.
Il coordinatore della dimostrazione, Greg Gage, assicura che è “abbastanza sicuro” che gli insetti non provino dolore, ma la RSPCA (Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals) non condivide questa sicurezza, e i portavoce fanno sapere che in ogni caso è sbagliato fare pensare ai bambini che gli animali (anche se insetti) siano delle cose da smontare e rimontare a proprio piacimento.