Lo scrittore Benjamin Percy voleva capire bene cosa vuol dire essere incinti, e per questo ha coinvolto anche un’Università giapponese, che gli ha costruito una “giacca” che simulava appunto la gravidanza. Per un periodo di nove settimane (quindi, ben più condensato rispetto ad una vera gravidanza) Percy ha indossato questo curioso accessorio, aumentandone man mano il peso per seguire quello dell’immaginario bambino che portava in grembo.
“È un modo per cambiare il mio punto di vista, approfondire la mia empatia, superare le mie carenze da uomo delle caverne”, ha spiegato lo scrittore ai giornalisti. In effetti le difficoltà sono state molte, perfettamente note alle donne che hanno avuto bambini ma forse sorprendenti per gli uomini: un esempio banale le difficoltà nel fare anche operazioni semplici a causa dell’ingombro del pancione.
Se Percy però si aspettava che le donne apprezzassero il suo tentativo di comprendere un po’ meglio la gravidanza, è rimasto da questo punto di vista deluso. La maggior parte delle donne infatti lo avrebbero criticato le carenze della simulazione, a cui mancavano le nausee, le caviglie gonfie, e molti altri sintomi collegati alla gravidanza.
Per quanto Percy sia perfettamente consapevole che la sua simulazione è stata molto parziale, spera che l’esperienza lo aiuterà ad essere un padre migliore.
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