Si moltiplicano i licenziamenti per colpa dell’Harlem Shake

L’ultimo meme di internet è indubbiamente l’Harlem Shake, dove ognuno cerca di replicare il “format” originale, in cui uno inizia a ballare in modo sconclusionato, e poi sul ritornello della canzone si scatena chiunque, ciascuno con vestiario e passi personalizzati e surreali.

Anche i Simpson hanno modificato la classica sigla di apertura, sostituendola con una clip in cui Homer e famiglia propongono la propria versione del ballo.

Sono circa 4.000 al giorno i filmati in cui qualche gruppo propone la sua interpretazione dell’Harlem Shake, inclusi anche i  giocatori della Juventus, e del Manchester City, la squadra di basket dei Dallas Maverick, uno squadrone dell’esercito norvegese e molti, molti altri.

Ma a volte la cose hanno conseguenze inaspettate. Qualche giorno fa, 15 minatori australiani sono stati licenziati dopo avere postato il video, con la direzione che li ha accusati di  avere violato le procedure di sicurezza.

Non molto meglio è andata in Italia a due dipendenti di Radio Tribù di Roma, che sono stati licenziati dopo che il direttore ha scoperto il video al rientro da un viaggio di lavoro ha deciso di licenziare in tronco i due ideatori, perché “lesivo dell’immagine della radio”.

AGGIORNAMENTO 14/03/2013

Dopo una vera e propria mobilitazione degli ascoltatori i due dipendenti di Radio Tribù sono stati reintegrati. Il direttore della radio, nel comunicato, si lamenta però del fatto che a suo parere i media hanno riportato l’accaduto in modo distorto, a partire dal fatto che i due “non erano stati licenziati ma sospesi a tempo indeterminato”.