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Sempre più giapponesi scelgono come sepoltura… di diventare fertilizzante

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La scelta di “cosa fare del proprio corpo dopo la morte” è una cosa a cui probabilmente in pochi pensano volentieri. Per la nostra cultura, per molti versi è la strada è già segnata, dando per scontato la sepoltura. Ma abbiamo già avuto modo di raccontare che ci sono scelte ben più originali.


In Giappone, ultimamente, sta prendendo molto piede l’essere trasformati in fertilizzante: si stanno in particolare diffondendo i cimiteri-foreste. L’idea è semplice: anziché avere una lapide, viene piantato un albero, che viene fertilizzato con le ceneri del defunto.

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Un’idea simile la aveva avuta un designer spagnolo, ma era rimasta allo stato di concept, mentre le foreste-cimitero stanno avendo un boom concreto in Giappone: ad esempio una foresta-cimitero aperta a luglio del 2012 a Tokio ha esaurito ben prima delle attese i 500 posti disponibili.

Oltre ad avere molte implicazioni simboliche (la morte che crea la vita), le foreste cimitero risolvono problemi strettamente pratici e logistici legati agli spazi che nel paese sono spesso limitati: anche per questo motivo, la maggior parte delle persone sceglie la cremazione piuttosto che la sepoltura. Ma i costi per mantenere gli spazi sono elevati. Le foreste-cimitero prevedono anche piani di “utilizzo comune” delle ceneri di più defunti, ed in ogni caso viene creato uno spazio verde, anziché abbattuto per fare spazio ad un cimitero di cemento.

Ovviamente, c’è chi non è entusiasta dell’idea: dopo una vita passata in grandi città premuti in mezzo alle folle, qualcuno ci tiene che almeno dopo la morte possa avere un suo spazio esclusivamente personale.

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