Un agente di polizia di Santa Fe, in New Mexico, è in grossi guai per le gravi accuse che gli sono state sollevate: l’uomo avrebbe sparato con il taser (la famosa “pistola elettrica”) ad un ragazzino di dieci anni che si sarebbe rifiutato di lavargli l’auto di servizio.
La dinamica, secondo l’accusa, è più o meno questa: l’agente avrebbe chiesto ad un gruppetto di ragazzi chi voleva lavargli l’auto di servizio, e mentre quasi tutti hanno risposto positivamente con entusiasmo, il ragazzino ha risposto scherzando che non voleva.
L’agente è accusato di avere risposto “Ti faccio vedere cosa succede alla gente che non ascolta la polizia” e avrebbe estratto il taser e colpito il ragazzino, che è svenuto come conseguenza della scarica da 50.000 Volt.
Il ragazzino sarebbe ora vittima di stress post-traumatico e sarebbe in cura da uno psicologo. L’avvocato della famiglia sottolinea: “si è trattato di un uso della forza del tutto irragionevole”.
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