L’aeroporto di Saint Martin, nei caraibi è famoso per la pista piuttosto corta e che arriva quasi al mare, costringendo gli aerei ad un volo radente sulla spiaggia. Lo spettacolo è diventato una sorta di attrazione turistica, nonostante i divieti presenti nell’area, per i curiosi che vogliono vedere da vicino un atterraggio.
Il problema è che però gli spettatori tendono spesso a sottovalutare la potenza degli aerei: se questo, durante gli atterraggi, porta ad un emozione molto più traumatica delle attese, qualora gli aerei inizino il decollo da quel lato della pista può portare a conseguenze molto gravi.
È il caso di un gruppo di turisti che non solo hanno voluto assistere da molto vicino al decollo, ma hanno anche cercato di “sfidare” la potenza dei reattori, che al decollo operano alla massima potenza, che il gruppo di giovani incoscienti ha clamorosamente sottovalutato, non rendendosi conto che se un motore riesce a spingere a diverse centinaia di chilometri all’ora un aereo da 35 tonnellate a pieno carico, forse prenderselo in faccia non è geniale.
Infatti il risultato dell’intrusione nella zona vietata è che il gruppetto è letteralmente spazzato via dai getti dei motori: ad avere la peggio una ragazza fatta volare contro un muretto, riportando un trauma cranico.
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