Economia e Finanza

La surroga del mutuo

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Il mutuo è un impegno da prendere con molta attenzione: ci legherà per un periodo molto lungo della nostra vita sia all’oggetto del prestito stesso (solitamente la casa, ma anche un’attività commerciale o simili), sia all’istituto creditizio. Il mutuo può, però, durare anche per decadi, e nell’arco di trenta, quarant’anni possono succedere tante cose: in questa pagina troverete tutte le informazioni utili che cercate sui mutui e il loro funzionamento.


Avverranno cambiamenti a livello personale magari, oppure cambiamenti economici esterni che possono far si che il nostro vecchio mutuo non sia più adatto a noi. Potremmo aver avuto un sensibile miglioramento delle condizioni lavorative ad esempio, e voler estinguere il debito più rapidamente. Per situazioni come queste esiste il concetto di surroga mutuo.

Se il cliente si rende conto che esiste un mutuo presso un istituto creditizio più vantaggioso o semplicemente più adatto alle proprie necessità, egli ha la possibilità di surrogare ( cliccate qui per vedere in cosa consiste la surroga mutuo ) la vecchia banca.

In base al cosiddetto Decreto Bersani la surroga non ha spese di sorta per il cliente, che quindi non dovrà affrontare alcuna penale della vecchia banca per l’estinzione del vecchio mutuo, nessuna imposta sostitutiva ( 0,25% per la prima casa, 2% per la seconda casa ), nessuna istruttoria ed incasso rata, avrà il completo rimborso delle spese notarili e dell’eventuale perizia, in caso questa sia necessaria. Semplicemente, al nuovo istituto viene trasferito come garanzia l’immobile o il bene che era stato utilizzato originariamente, senza una nuova iscrizione ipotecaria.

Ci sono alcuni vincoli alla surroga del mutuo però: ipoteca di primo grado formale, impossibilità di richiedere un prestito che ecceda il debito residuo precedentemente accumulato, necessità della medesima intestazione degli intestatari. In cambio, ed è qui che troviamo il vantaggio sostanziale di una surroga del mutuo, tutte le caratteristiche possono cambiare: la durata del mutuo, la tipologia del tasso d’interesso, lo spread (della banca creditrice rispetto all’indice europeo), il piano d’ammortamento e la periodicità delle rate.

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