Ha fatto un certo scalpore il blocco da parte di Barclays delle carte di credito intestate a residenti in aree colpite dal terremoto, con la motivazione che il terremoto poteva avere messo a rischio la capacità degli intestatari di restituire il debito. Dopo le proteste, Barclays avrebbe rimosso i blocchi (ma mancati funzionamenti sono stati segnalati anche successivamente).
Lo spunto però è interessante per una riflessione sulle carte di credito: se ne fa forse un uso eccessivo? Il punto, infatti, è che la carta di credito rappresenta comunque una forma di indebitamento: spesso il debito è ripagato in un’unica soluzione il mese successivo, ma in altri casi è previsto un rimborso a rate (spesso con tassi di interesse non ridottissimi).
Per questo motivo, l’uso della carta di credito dovrebbe essere prudente: è sempre buona regola mantenere sotto controllo le proprie spese (e di avere la certezza di potersele permettere), e l’uso eccessivo della carta di credito rischia di fare perdere di vista il quadro generale delle spese.
In molte situazioni, sarebbe forse preferibile l’impiego della carta di debito (il buon vecchio bancomat) o il rinvio della spesa. La carta di credito può essere una alternativa comoda, ma non può essere un’alternativa indispensabile: se non si riesce a fare a meno della carta di credito, si tratta di un campanello d’allarme che segnala una situazione di pericoloso disequilibrio finanziario.
Banche e Risparmio [http://www.banknoise.com]
Il blocco preventivo non è stata sicuramente una gran mossa: almeno avrebbero potuto farlo su una piccolissima parte con un peggior merito creditizio ed un uso molto frequente (o comunque al limite del plafond).
Fossi uno dei clienti (anche al limite dell’insolvenza) chiuderei e cambierei operatore.