In tempi di crisi, e di frequenti tagli alle spese, gli italiani sembrano puntare su strade alternative per “fare soldi”. Stiamo parlando, come forse avrete intuito, del poker online. Quello del gioco online infatti è un settore che sembra non avere sofferto per nulla la crisi, con ben 76 miliardi di euro giocati nel 2011, secondo i dati dell’Agipro. Un dato favorito anche dalla legalizzazione del cash poker.
Per lo Stato si tratta infatti di un buon affare, dato che di questi 76 miliardi, solo 56 sono tornati nelle tasche degli scommettitori sotto forma di vincite: i restanti 20 vanno a rimpinguare le casse dei gestori e dello Stato.
Il poker online avrebbe sottratto utenti anche a Superenalotto e Win for Life, ma anche non pochi trader dato che, diciamocelo, non erano (e non sono) pochi quelli che “scommettono” sulle azioni (ed ancora di più su derivati e Forex). Il che tutto sommato, forse non è un male: ricordarsi che scommesse ed investimenti sono cose diverse è indubbiamente un piccolo passo verso il benessere finanziario.
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