Pubblichiamo una mail che abbiamo ricevuto, che offre diversi spunti di riflessione sull’essere “piccoli imprenditori”.
Ti scrivo per concedermi uno sfogo. Sono un giovane professionista (un idraulico per la precisione) e vorrei raccontare la mia esperienza, magari puoi anche pubblicare la storia sul tuo blog.
Quello che volevo raccontarti è che io sono una persona onesta, che ha sempre cercato di fare le cose in regola. Ma in Italia non si può, e il motivo è molto semplice: che il sistema parte dal presupposto che tu sia “ladro” ed evasore. In pratica, tutto il sistema fiscale è pensato sul ragionamento “sappiamo che in media potresti rubare x, per cui dacci y così siamo a posto”. Sì, ma se non volevo rubare? Poi c’è l’atteggiamento della gente, che è tutta convinta che sei un furbetto. Allora sai come va a finire? Che siccome il fisco pensa che sia un evasore, e la gente pensa che io sono un evasore, allora quasi quasi evado sul serio.
A parte tutto, metti che mi chiama una vecchietta che ha il rubinetto che non dà acqua, e poi arrivo là e scopro che è ha chiuso il rubinetto generale (mi è successo poco tempo fa), io dovrei chiederle almeno 60-70 euro, perché tra iva, tasse, consumi che entrano negli studi di settore eccetera, a me non rimane in tasca niente. E la vecchietta mi dice: ma come, 70 euro per aver chiuso un rubinetto?
Ma in generale, ho notato una cosa, che mi fa inca..are nero: quelli che si lamentano di più che i professionisti sono evasori, sono gli stessi che si inca..ano se gli fai la fattura! Mi è successo più di una volta di gente che “eh, voi fate i soldi, siete degli str.. perché le tasse non le pagate”, e poi “no, ma non si può fare in nero?”… ma come, e tutto il discorso delle tasse che non vanno evase? …“sennò vado da un altro che so che mi fa in nero”… come faccio a pagare le tasse se tu non vuoi la fattura? A me piacerebbe andare in giro con un finanziere che mi controlla di continuo e che controlla che faccio tutto in regola. Ma non solo io.
Poi un’ultima cosa che non c’entra con le tasse, ed è che vorrei dire che fare gli “imprenditori” non è mica facile come pensa qualcuno. Io ho dovuto indebitarmi un bel po’, non ho un reddito sicuro, e un mutuo non me lo danno così facilmente (proprio perché non ho reddito sicuro), e ho molte, molte più spese di quello che la gente crede. Il furgone non me l’hanno mica regalato, e neppure gli attrezzi che uso. Per cui vorrei dire una cosa a chi è convinto che a lavorare in proprio si facciano una barca di soldi: perché non vi mettete in proprio? Cosa vi spinge a non lavorare in proprio, se siete tanto convinti che è tanto bello e facile?
Banche e Risparmio [http://www.banknoise.com]
Anche io sono un libero professionista (consulente informatico) e condivido in pieno tutto quello che hai detto.
Sono il primo a incavolarsi quando l’idraulico, l’elettricista o il dentista vogliono fare le cose in nero. La verità è che la gente pensa solo a risparmiare quel 20% di IVA senza pensare che:
– Chi sta facendo il nero, evadendo l’IVA, non perde niente (dato che quel 20% lo dovrebbe comunque dare allo stato) ed anzi guadagna quasi il 50% di quello che gli diamo (che dovrebbe pagare in tasse).
– Che quel 20% risparmiato sull’IVA della fattura non fatto lo andrà a pagare nella successiva dichiarazione dei redditti (perchè se poi i soldi allo stato non arrivano andrà ad aumentare le tasse su tutti gli altri).
L’unica soluzione sarebbe permettere ai dipendenti di fare come i professionisti: tassare gli utili, non solo l’iva. Così tutti avrebbero interessi a farsi emettere la fattura !
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