Quando si parla di mutui, la variabile più analizzata è sicuramente il tasso applicato. Ma spesso uno dei fattori che chi sceglie un mutuo tiene in considerazione è anche come viene valutato l’immobile, dato che determina l’importo concesso in mutuo. A parità di altre condizioni, molti scelgono il mutuo che valuta di più l’immobile, e quindi concede la somma maggiore.
Se differenze di valutazione “ci possono stare”, in alcuni casi la soggettività della valutazione è estremamente elevata, oltre che discrezionale, con il caso del richiedente che può essere penalizzato perché la casa gli viene valutata meno del valore ”reale”, oppure nel caso opposto in cui il valore dell’immobile viene sopravvalutato.
Questo secondo caso è più dannoso di quanto molti si rendano conto. Dal punto di vista della banca, se l’immobile viene sopravvalutato quel che accade è che le garanzie effettive sono inferiori a quelle “teoriche” (della valutazione, cioè), e quindi i “conti” della banca sono meno solidi, e i rischi cui è esposta la banca sono maggiori.
Anche dal punto di vista del cliente non è un beneficio: una banca che presta al cliente più soldi di quanti questo si possa permettere non gli fa un favore, perché lo espone a rischi maggiori.
Per limitare, in futuro, queste situazioni, è stata siglato un protocollo che coinvolge Associazione Bancaria Italiana, Tecnoborsa, Ordini Professionali di Geometri, Ingegneri, Architetti, Agronomi, Periti industriali, Periti agrari e le principali società di valutazione immobiliare, le “Linee Guida ABI per la valutazione degli immobili in garanzia delle esposizioni creditizie”, i cui contenuti sono stati condivisi anche con l’Agenzia del Territorio.
L’obiettivo di questo protocollo è appunto rafforzare la trasparenza delle valutazioni degli immobili. Il protocollo prevede:
- maggiori livelli di professionalità ed onorabilità dei periti
- definizione di valore di mercato secondo le indicazioni di Banca d’Italia
- metodologie di valutazione immobiliare in base a standard internazionali
Nei prossimi giorni sarà costituito un tavolo di lavoro congiunto tra tutti i firmatari del Protocollo, in modo da dare attuazione alle linee guida, che nel frattempo saranno inviate anche all’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato e a Banca d’Italia, per osservazioni.
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