Una ricerca di First Direct, banca inglese del gruppo HSBC, fotografa uno scenario allarmante sulla comprensione dei mutui da parte dei risparmiatori: ben il 92% di questi ritiene di non comprendere completamente le differenze e le caratteristiche delle principali tipologie di mutuo. Infatti, solo l’8% di chi ha in programma di contrarre un mutuo nei prossimi 12 mesi crede di conoscere del tutto le varie tipologie di mutui, mentre l’11% non le conosce affatto. Il restante 81% ha lacune più o meno gravi.
La percentuale di chi “capisce i mutui” è più alta tra chi ha già contratto un mutuo, ma arriva solamente al 26%. Una percentuale bassa in modo preoccupante.
Si tratta di un’indagine svolta in Inghilterra, ma non c’è ragione di ritenere che in Italia la situazione sia migliore.
Inutile dire che questa ignoranza sui mutui comporta rischi potenzialmente enormi per i consumatori, dato che spinge a scelte non pienamente consapevoli, basate spesso su valutazioni errate e confronti errati tra diverse soluzion, che possono creare poi problemi a livello sistemico, dato che fa nascere la tentazione di soluzioni “di massa” che però possono avere effetti collaterali ancora peggiori.
La soluzione è sicuramente quella di sviluppare una migliore “cultura finanziaria”, ma è richiesto anche un cambio di approccio da parte dei consumatori, dato che vi sono troppi che ostentano con fierezza la propria ignoranza finanziaria, salvo poi subirne le conseguenze. Certamente, c’è la possibilità di affidarsi ad un consulente, o ad un servizio di intermediazione, ma anche in questo caso è fondamentale uno sforzo per comprendere quanto viene proposto, e per esplicitare le proprie esigenze: anche il più disinteressato ed altruista degli intermediari non può guidare verso la giusta direzione chi non è in grado di indicare quelli che sono i propri obiettivi, né di capire la strada che gli è stata indicata.
Banche e Risparmio [http://www.banknoise.com]
Bisogna ammettere che non sempre è un argomento semplice da comprendere
La principale differenza che deve essere chiarita è quella tra mutuo a tasso fisso e mutuo a tasso variabile. Il tasso fisso offre il vantaggio di sapere esattamente quale sarà l’importo della rata mensile per il pagamento del mutuo, è il metodo più sicuro ed è consigliato a coloro che preferiscono tenere sotto controllo le spese o non hanno una grande disponibilità economica….
Mi viene da dire che la cosa che va chiarita è che “variabile” vuol dire variabile. Moltissma gente scelgie il tasso variabile e poi si stupisce che sale…. E il problema chiaramente non è lo stupore, ma il costo che questo ha. Il fatto è che molti quando la banca gli propone il tasso fisso, che giustamente è più sicuro, si sentono truffati perché (inzialmente) è un po’ più alto tel tasso variabile…
Un’accurata analisi potrebbe risultare interessante per capire gli articolati meccanismi che fanno la differenza tra un mutuo e l’altro.
Il problema è che i mutui a tasso fisso non si trovano quasi più
di qualità molto interessante
Articolo di notevole importanza, ben fatto, è utilissimo leggerlo, grazie