Economia e Finanza

ABI, in arrivo Guida sul rating per le PMI

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Nell’ambito del convegno “Basilea 3 – Banche e imprese verso il 2012”, ABI ha presentato la guida “Conoscere il Rating” che si propone di rispondere ad alcune delle domande più frequenti in materia di rating, quali “Come viene valutata l’affidabilità delle imprese con l’Accordo di Basilea” oppure “Cosa fare per ottenere un rating migliore”. Infatti, con la nuova revisione dell’accordo di Basilea, cambieranno alcuni criteri di assegnazione del rating, che quindi potrebbe impattare sulle aziende, che quindi è bene che si preparino per tempo.
Va sottolineato che in ogni caso, gli stessi vertici di ABI sottolineano come l’assegnazione del rating non debba essere solo un meccanismo quantitavo, ma deve essere frutto di una valutazione qualitativa della singola azienda.
Ecco alcune domande a cui risponde la guida:


Che cos’è il rating?
Il rating è un giudizio che esprime l’affidabilità di un’impresa e la sua capacità di ripagare un prestito in un determinato periodo di tempo. Si tratta di una valutazione sintetica del profilo di rischio di credito dell’impresa.
Che tipo di informazioni determinano l’attribuzione del rating?
La banca utilizza informazioni quantitative (documentazione contabile, dati sul rapporto con la banca, etc.) e qualitative che si fondano su un dialogo diretto e approfondito con l’impresa.
Il rating rimane costante nel tempo?
Il rating attribuito all’impresa viene periodicamente controllato e aggiornato (almeno una volta all’anno).

La guida Conoscere il Rating presenta inoltre le linee guida elaborate per gli imprenditori dalla Commissione Europea definite le “6 Regole d’oro per l’Impresa”:

  1. Chiedi informazioni per conoscere i cambiamenti avvenuti con la revisione dell’Accordo di Basilea
  2. Presentati al meglio fornendo alla banca una documentazione chiara e completa
  3. Verifica le condizioni del prestito (es. capacità di rimborso, garanzie, durata, importo accordato, etc.)
  4. Monitora il tuo rating
  5. Controlla la tua affidabilità nel tempo
  6. Considera alternative al credito a breve termine (es. prestiti a medio e lungo termine, leasing, factoring, etc.)

Banche e Risparmio [http://www.banknoise.com]

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