In un Paese normale, per assicurarsi che i cittadini si facciano fare lo scontrino — e quindi vengano pagate le tasse dal venditore — si penserebbe, al massimo di dare la possibilità ai consumatori di scaricare dalle tasse una parte delle spese sostenuta (cosa che peraltro, avrebbe come effetto collaterale quello di incentivare i consumi, sostenendo così la domanda).
In Italia, però, sarebbe allo studio una norma per trasformare gli scontrini in biglietti di un concorso a premi, in modo che così le persone allettate dalla possibilità di vittoria, pretendano lo scontrino quando fanno un acquisto. Per quanto sia un’idea che lascia invitabilmente un po’ perplessi, in un paese “strano” come l’Italia, è un’idea che potrebbe anche funzionare. Non è difficile immaginare code interminabili alle casse dei supermercati perché più di qualcuno vorrà uno scontrino per ciascun articolo acqusitato, per avere più possibilità di vincita.
Banche e Risparmio [http://www.banknoise.com]
Non ci sarebbero code per avere più scontrini per la stessa, in quanto è l’importo dalla spesa che determina la probabilità e/o l’importo della vincità
funzionerebbe per un po’ e poi tornerebbe tutto com’è