In un post precedente abbiamo segnalato alcuni dati che potrebbero indicare che il peggio forse sta iniziando a passare. È però d’obbligo evidenziare che si tratta di dati prevalentemente riferiti agli USA: l’andamento economico negli Stati Uniti è importante da tenere d’occhio dato il peso degli USA nell’economia mondiale, soprattutto a livello di consumi, e quindi di domanda.
Certamente, però non è l’unico dato da tenere d’occhio. I dati sulla situaizone economica italiana non danno indicazioni “nette”, né in positivo, né in negativo. In questo senso, mi pare interessante proporre qualche grafico “rubato” al rapporto del 22 febbraio scorso sull’economia italiana della Banca d’Italia (so che non si dovrebbero “rubare” le immagini, ma in questo caso credo che rientri in quello che si può definire “diritto di commento“):
Indici dei prezzi al consumo e alla produzione
Fonte: L’economia Italiana in Breve, 22 febbraio 2009, Banca d’Italia
Clima di fiducia dei consumatori
Fonte: L’economia Italiana in Breve, 22 febbraio 2009, Banca d’Italia
Fonte: L’economia Italiana in Breve, 22 febbraio 2009, Banca d’Italia
In effetti si tratta di dati che, soprattutto a prima vista, sembrano decisamente negativi. A guardare con attenzione, però, anche qui possiamo “sforzarci” di notare dei micro-segnali positivi simili a quelli di cui accennava Keller. La tendenza sulla produzione industriale sembra denotare qualche minimo segnale di stabilizzazione (linea rossa nell’ultimo grafico), cosi come la fiducia dei consumatori sembra essere ben sopra i minimi toccati a metà 2008. Al contrario, non ci sono segnali di un freno nel rallentamento dei prezzi al consumo ed alla produzione.
Certo, siamo ben lontani dal dire che la crisi è passata, ma potremmo essere vicini al “momento peggiore”, che è il primo passo per poter avvicinarsi ad una ripresa economica…
Banche e Risparmio [http://www.banknoise.com]
Ciao,
ho sentito che al di là delle cause dell’attuale crisi, ci stiamo avvicinando al punto del picco demografico del pianeta che dovrebbe coincidere con il picco positivo dell’economia per cui il peggio dovrebbe ancora arrivare soprattutto per l’Europa e durare qualche anno. Che ne pensi?
Grazie.
Guarda, il punto che a me lascia un po’ in dubbio è il “picco demografico”, che non è così facile da stimare, e personalmente non credo sarà raggiunto nei prossimi mesi.
Non è scontato neppure l’effetto che il “valore numerico” della popolazione ha sull’economia nel suo complesso (cioè, se c’è più gente, c’è più domanda, ma anche più offerta).
In generale, il problema dell’economia secondo me resta che negli ultimi anni in troppi abbiamo vissuto oltre le possibilità reali, e in questo senso è vero che non si tornerà ai livelli di consumi e di valori di un paio di anni fa nel giro di mesi.
scusate la mia ignoranza ma come viene calcolato l’indice della fiducia dei consumatori? e che rilevanza ha?
Marco