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Ma è proprio un male il crollo delle borse?

A mezza via tra la provocazione e la serietà, c’è una domanda che viene da farsi: ma è proprio un male il crollo delle borse a cui stiamo assistendo in questi giorni? La risposta che viene da dare di primo acchito, nel mezzo della tempesta, è “ovvimanete sì”.


Eppure, non si può tener presente che — soprattutto adesso che i governi stanno iniziando a prendere misure a tutela dei risparmiatori — quello che sta succedendo è “solo” che si stanno bruciando enormi sopravvalutazioni che si erano formate. Certo, indubbiamente la paura (cioè la mancanza di compratori) si ripercuote in modo generalizzato: ma è altrettanto indubbio che le società che sono sane recupereranno il valore che meritano. Adesso le società sane sono vittime del panico, ma non lo rimarranno per sempre.

Per quanto invece riguarda quelle che sane non sono: è così male che le cose tornino ad avere il valore che hanno? Se al mondo della finanza è stato concesso di fare il gioco delle tre carte per far apparire ricchezze che non c’erano, è “sbagliato”?
E’ certamente doloroso lo schiaffo che i mercati stanno prendendo, ma per avere un economia sana e sostenibile è fisiologico che ci sia una “selzione naturale”, anche severa: è proprio in base a questa selezione che il mercato funziona. I “bravi” vivono e prosperano, i “cattivi” escono di scena. Per questo mi pare per molti versi condivisibile la strategia delineatasi in Europa, dove contrariamente agli USA si è scelto di andare a tutela dei risparmiatori, ma non in soccorso degli azionisti, che sono lasciati di fronte alle conseguenze delle scelte errate che sono state fatte. È il modo, severo, in cui i mercati insegnano a ponderare meglio le scelte.

Banche e Risparmio [http://www.banknoise.com]

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9 commenti

  • si e torniamo anche ai profitti che meritano ad esempio le banche…basta esaltare amministratori delegati con roe a due cifre… spesso per fare questi risultati ricorrono a due strategie: estremizzano i rischi o purtroppo tartassano i clienti

  • si e torniamo anche ai profitti che meritano ad esempio le banche…basta esaltare amministratori delegati con roe a due cifre… spesso per fare questi risultati ricorrono a due strategie: estremizzano i rischi o purtroppo tartassano i clienti

  • s”si è scelto di andare a tutela dei risparmiatori, ma non in soccorso degli azionisti”

    … a dire il vero si sara’ anche alzata la protezione sui c.c. di 30 0 40 mila euro, ma mi sembra che di banche non ne sia stata fatta saltare una in europa, di miliardi di euro mi sembra che non ne siano stati dati pochi…

    se consideri che in islanda le banche stanno facendo fallire lo stato e ancora non ho visto nessuno cercare di chiedere conto di questo sfacelo ai responsabili, non mi sembra che la selezione del mercato sia cosi’ dura.

    a me sembra che il “mercato” sia piu’ bravo a premiarsi che a punirsi.

    cosa si dovrebbe chiedere indietro a quelle persone che ci hanno messo in questa situazione?
    cosa dovrebbero dire tutte quelle persone che si troveranno in mezzo a una strada senza aver mai beneficiato di tutti quei soldi creati dal nulla?

    ciao

    PS: a scanzo di equivoci, ti seguo sempre e ritengo le tue opinioni indipendenti e interessanti.
    pero’ questa volta mi sentivo di farti questa critica :)

  • s”si è scelto di andare a tutela dei risparmiatori, ma non in soccorso degli azionisti”

    … a dire il vero si sara’ anche alzata la protezione sui c.c. di 30 0 40 mila euro, ma mi sembra che di banche non ne sia stata fatta saltare una in europa, di miliardi di euro mi sembra che non ne siano stati dati pochi…

    se consideri che in islanda le banche stanno facendo fallire lo stato e ancora non ho visto nessuno cercare di chiedere conto di questo sfacelo ai responsabili, non mi sembra che la selezione del mercato sia cosi’ dura.

    a me sembra che il “mercato” sia piu’ bravo a premiarsi che a punirsi.

    cosa si dovrebbe chiedere indietro a quelle persone che ci hanno messo in questa situazione?
    cosa dovrebbero dire tutte quelle persone che si troveranno in mezzo a una strada senza aver mai beneficiato di tutti quei soldi creati dal nulla?

    ciao

    PS: a scanzo di equivoci, ti seguo sempre e ritengo le tue opinioni indipendenti e interessanti.
    pero’ questa volta mi sentivo di farti questa critica :)

  • Ho scritto “si è scelto di andare a tutela dei risparmiatori, ma non in soccorso degli azionisti” , probabilmente sarebbe stato più corretta una frase del tipo “si è scelto di andare a tutela dei risparmiatori prima che in soccorso degli azionisti”, che in effetti descrive meglio la situazione da noi rispetto a quella USA

  • Ho scritto “si è scelto di andare a tutela dei risparmiatori, ma non in soccorso degli azionisti” , probabilmente sarebbe stato più corretta una frase del tipo “si è scelto di andare a tutela dei risparmiatori prima che in soccorso degli azionisti”, che in effetti descrive meglio la situazione da noi rispetto a quella USA

  • mi trovi d’accordo… anonimo, per questo mark non ero d’accordo con te sui capi espriatori qualche giorno fa:E’ un argomento che avevo affrontato anche nel mio blog.E’ vero bisogna cambiare il sistema ma non possiamo neanche accettare che chi ha creato una crisi così drammatica la passi liscia.Non possiamo neppure accettare che si cerchi di far passare alla “chirichella ” un provvedimento che salva i responsabili dei vari crac del nostro paese … parmalat, cirio, giacomelli e chi più ne ha più ne metta. Ci sono consumatori che in seguito a quei crac si son trovati senza più nulla e credo che qualcuno ne debba rendere conto… geronzi compreso!

  • mi trovi d’accordo… anonimo, per questo mark non ero d’accordo con te sui capi espriatori qualche giorno fa:E’ un argomento che avevo affrontato anche nel mio blog.E’ vero bisogna cambiare il sistema ma non possiamo neanche accettare che chi ha creato una crisi così drammatica la passi liscia.Non possiamo neppure accettare che si cerchi di far passare alla “chirichella ” un provvedimento che salva i responsabili dei vari crac del nostro paese … parmalat, cirio, giacomelli e chi più ne ha più ne metta. Ci sono consumatori che in seguito a quei crac si son trovati senza più nulla e credo che qualcuno ne debba rendere conto… geronzi compreso!

  • cortesemente mi spieghi cosa sta succedendo in islanda? ma non era uno dei paesi più ricchi del mondo?