I prezzi dei carburanti sono sicuramente un argomento che interessa induabbiamente a molti, per il peso che benzina e diesel ormai hanno sulle nostre tasche. Per questo motivo, ho recuperato i dati storici dei prezzi dal Ministero delle Attività Produttive, e confrontati con l’andamento del prezzo del petrolio per verificare il collegamento.
Ammetto che speravo di fare scoperte un po’ più “scottanti”, perché alla fine quello che ne è venuto fuori è che i prezzi sembrano abbastanza correlati al prezzo del petrolio, con “abbastanza” vuol dire che ci sono delle differenze, ma che non eccedono quello che è il margine d’errore in una comparazione del genere e che quindi non consentono accuse di comportamenti scorretti. Peraltro, la netta correlazione era venuta fuori anche la prima volta che avevamo parlato di prezzo del petrolio e dei carburanti, quasi un anno fa.
Ma procediamo con ordine. I dati utilizzati sono quelli da gennaio 2006 a inizio agosto 2008, come detto i prezzi di benzina e diesel sono tratti dal sito del Ministero, mentre per il petrolio ho usato la quotazione del WTI, e del tasso interbancario per quanto riguarda il cambio Euro-Dollaro.
Per primo vediamo il grafico del prezzo di benzina e diesel.
Visto così non dice niente di nuovo, ma grazie ai dati del Ministero è possibile eliminare dal prezzo le accise e l’IVA, per vedere i prezzi netti. Come forse non tutti sanno, emerge in modo chiaro che il diesel ha un costo industriale nettamente superiore a quello della benzina. Si può notare anche che le due curve non sono perfettamente parallele, ma hanno andamenti leggermente diversi.
A questo punto prendiamo queste due curve e confrontiamole con il prezzo del petrolio (per adesso in dollari): per favorire il confronto, indicizziamo tutti i valori ponendo il prezzo al primo gennaio 2006 pari ad 1, e andando a vedere le variazioni percentuali. Si nota abbastanza chiaramente che la curva del prezzo del petrolio va “per conto suo”.
Andiamo a correggere il prezzo del petrolio per tenere conto del cambio euro-dollaro, e vediamo cosa succede.
Si può notare che la sovrapposizione è molto elevata (in particolare con la curva dei prezzi del gasolio), così come dovrebbe essere in una situazione ideale. Viene quindi da pensare che i media tendano a generare un po’ di confusione nel pubblico con l’attenzione martellate al prezzo del petrolio in dollari, trascurando gli effetti del cambio (e dell’indebolimento del dollaro). Da come spesso viene presentata la cosa, sembra che se il petrolio aumenta di prezzo e l’euro aumenta di valore si sommino gli svantaggi, mentre in realtà l’incremento dell’euro è andato (parzialmente, certo) a compensare l’aumento del prezzo del petrolio (che peraltro, se adesso è diminuito di prezzo è anche per l’aumento del valore del dollaro).
Chiudiamo con un grafico su un aspetto spesso non adeguatamente evidenziato, e cioè il peso delle tasse sul prezzo dei carburanti, così come la loro variazione nel tempo. Si può notare che l'”effetto moltiplicatore” sul prezzo complessivo non sembra essere così forte (le curve sono relativamente piatte), ma è un fatto che le tasse su benzina e gasolio siano aumentate di circa 5 centesimi da gennaio 2006 ad oggi. E viene da domandarsi se non sarebbe meglio una tassazione totalmente costante, senza gli effetti moltiplicatori dovuti all’IVA. La risposta non è però semplice, perché se è vero che nel caso di prezzi crescenti la tassazione fissa sarebbe vantaggiosa per i consumatori, è vero che così come stanno le cose oggi, la “moltiplicazione” avviene anche al ribasso.
Banche e Risparmio [http://www.banknoise.com]
per favore qualcuno potrebbe dirmi un sito dove possa vedere i DATI ( non i grafici)del prezzo del petrolio, dei carburanti e dei prezzi alla pompa? grazie mille
Per esempio, c’è http://www.prezzibenzina.it
oppure, se ti interessa il dettaglio del costo industriale + tasse, ecc. i dati sono sul sito del Ministero dell’Industria.
“emerge in modo chiaro che il diesel ha un costo industriale nettamente superiore”
… gia’ questo commento evidenzia come l’argomento e’ trattato in modo superfluo
Qualcuno prima di scrivere dovrebbe ripassare il concetto di produzione pipeline!
E gia’ che ci siamo le differenze di produzione benzia/gasolio in america europa e asia.
Qualcuno si ricorda le vere motivazioni della soppressione del superbollo??? Auto diesel meno inquinanti perche’ producono meno CO2??? (questo c’era scritto su 4ruote alla fine degli anni 80′)
In Italia esistono i cartelli (più o meno taciti accordi tra le compagnie petrolifere).
Poi magari sarà anche colpa delle accise, della rete di distribuzione troppo capillare e quindi costosa ma dalla fine di marzo ad oggi le compagnie petrolifere, che lavorano nel mercato italiano, hanno sensibilmente incrementato i loro ricavi in Italia.
Vorrei solo ricordare che le accise non sono cambiate in questi ultimi mesi e allora come si spiega questo incremento dei ricavi visto che il prezzo del greggio è rimasto abbastanza stabile?
Sara