Immagino che quasi tutti abbiano sentito parlare della cosiddetta “Robin Hood Tax”, la tassa che dovrebbe andare a pesare sulle tasche delle compagnie petrolifere per raccogliere risorse da “ridistribuire ai più deboli”.
Sicuramente da un punto di vista “mediatico” è una tassa che non può non raccogliere consensi, ed effettivamente da un punto di vista etico credo sia condivisibile. Personalmente però temo che gli effetti saranno abbastanza ridotti: in primo luogo per il fatto che sarebbe una tassa solamente nazionale, che quindi non può essere in grado di influenzare significativamente il prezzo del petrolio, che è il vero problema di fondo; in secondo luogo, la tassa dovrebbe avere una formula “tassazione straordinaria su profitti straordinari“, e quindi l’incasso della tassa non è detto sia così significativo. Del resto, la tassa difficilmente potrebbe avere una struttura diversa, dato che il rischio dietro l’angolo è che una maggiore imposizione fiscale a carico delle compagnie petrolifere si traduca in un maggior prezzo del carburante alla pompa, e quindi alla fine vada a pesare sulle tasche dei consumatori, con effetti esattamente contrari a quelli che sono gli obiettivi dichiarati. E’ quindi importante che vengano prese le dovute precauzioni per prevenire una situazione del genere.
Insomma, per quanto sarebbe bello, faccio un po’ fatica a immaginare che una tassa – cioè maggiori costi – possa contribuire a ridurre il prezzo di un bene. Però la tassazione potrebbe essere utilizzata per guidare l’utilizzo dei ricavi (forse un’applicazione più “naturale”): e sarebbe interessante ad esempio incentivare fiscalmente le compagnie petrolifere, e le case automobilistiche, a fare ricerca e possibilmente mettere sul mercato carburanti alternativi (il più interessante dei quali è forse il “GTL”, il diesel derivato dal metano).
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La domanda del petrolio e’ abbastanza rigida. E le compagnie lo sanno. Quindi pure io penso si traduca nell’aumento del prezzo della benzina.. Finiremo per andare in austria a fare il pieno :D
La domanda del petrolio e’ abbastanza rigida. E le compagnie lo sanno. Quindi pure io penso si traduca nell’aumento del prezzo della benzina.. Finiremo per andare in austria a fare il pieno :D
Il problema di fondo è che il mercato dei carburanti non è un mercato, né può esserlo date le barriere all’entrata e le economie di scala…
Il problema di fondo è che il mercato dei carburanti non è un mercato, né può esserlo date le barriere all’entrata e le economie di scala…