Mondo

Perché l'innovazione non è un optional

Si parla spesso del fatto che le aziende dovrebbero “fare innovazione”. Se ne parla in tutto il mondo, ma il dibattito è vivo anche in Italia. Solo che in Italia si discute del se sia il caso di innovare, mentre nel resto del mondo in realtà il dibattito è come farlo nel modo migliore.
In realtà per le imprese (ma vale anche per le singole persone, con i debiti adattamenti) non esistono, alternative all’innovazione. Il motivo è evidente dalla teoria dei mercati: nel lungo periodo in un mercato perfetto il profitto massimo possibile è zero, dato che prima o poi entrano competitors, e continuano ad entrare finché il mercato offre la possibilità un profitto di cui si possano conquistare una parte. Se un’azienda accetta di limitarsi a fare quello che ha sempre fatto, quello che fanno tutti, vive solo a causa si una temporanea imperfezione del mercato.


Quindi l’unica speranza per un’azienda di sopravvivere è di uscire da una situazione di mercato perfetto: questo vuol dire cercare di operare in una condizione di oligopolio, magari in una nicchia di mercato anziché in tutto, e cioè differenziandosi dai concorrenti, facendo qualcosa di diverso e di nuovo.
Con un paragone, è come una gazzella nella savana, si può discutere se la strategia migliore sia correre più veloce del leone o in un’altra direzione, ma se sta ferma a pensare e a cercare di capire se è il caso di mettersi a correre o meno, fa una brutta fine.

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