Il desiderio di aprire un conto corrente o di deposito all’estero è comune a molti, per i tassi piuttosto interessanti se confrontati con l’offerta qui in Italia. Ad esempio, si incontra relativamente spesso la pubblicità di Advanzia Bank, banca lussemburghese che offre un tasso promozionale al 6% lordo, ma soprattutto, scaduta la promozione, un tasso del 4,70%. Cerchiamo dunque di capirne un po’ di più.
Innanzi tutto, i vantaggi di un conto all’estero possono essere anche fiscali. Infatti, di solito le banche del Lussemburgo o della Svizzera consentono una duplice opzione:
- o si viene assoggettati ad una ritenuta d’imposta fissa (in Lussembugo, ad esempio, pari al 15%, comunque minore di quella italiana) e il titolare del conto riceve una certificazione dell’avvenuto pagamento dell’imposta per evitare una “doppia tassazione”
- oppure si sceglie di non versare niente e però le informazioni sugli interessi maturati vengono “girate” allo Stato Italiano, e quindi vanno messe in dichiarazione dei redditi.
I conti correnti e di deposito all’estero, però, non li definirei “per tutti“, almeno per il momento, in quanto presentano una serie di aspetti che possono mettere in difficoltà. Ad esempio:
- aspetti fiscali, che è opportuno approfondire adeguatametne;
- possibili difficoltà di lingua (ad esempio, Advanzia Bank ha come lingua “ufficiale” il tedesco – dato anche che la Germania è il mercato principale di Advanzia Bank – e il call center risponde in inglese, tedesco, francese o lussemburghese), tenendo che il problema non è solo capire l’inglese/francese/tedesco, ma il “legalese” inglese/francese/tedesco
- assoggettazione a leggi e normative straniere: può diventare difficile (e molto costoso) far valere i diritti in caso di contenzioso all’estero
- costi maggiori per lo spostamento del denaro da e verso il conto (è necessario fare un “costoso” bonifico internazionale anziché un più economico bonifico nazionale, che i conti correnti online consentono di fare a costo zero)
- inoltre, bisogna stare attenti in che valuta si apre il conto: se il conto non è in euro ci si espone a rischio di cambio. Anche in caso di cambi stabili per lunghi periodi, c’è sempre la possibilità di variazioni anche sostanziali, basti pensare all’andamento della sterlina negli ultimi mesi
- per ultimo, non tutte le banche consentono l’apertura di conti anche da parte di stranieri: ad esempio, i vari Conto Arancio di ING possono essere aperti solamente dai residenti nel paese (ad esempio, un italiano non può aprire un conto nella versione inglese di Conto Arancio, che offre il 6%).
Banche e Risparmio [http://www.banknoise.com]
con tutto il rispetto per l’autore(non per le banche ovviamente)ci sono più lati negativi nell’aprire un conto in italia con banca italiana….
con tutto il rispetto per l’autore(non per le banche ovviamente)ci sono più lati negativi nell’aprire un conto in italia con banca italiana….
In effetti è difficile darti torto :)
Le banche italiane ci mettono decisamente del loro.
In effetti è difficile darti torto :)
Le banche italiane ci mettono decisamente del loro.
Di questi tempi prenderei in considerazione anche il possibile default dell’Italia, magari avendo un conto all’estero può evitare preblemi di liquidità nel caso vengano bloccati i conti correnti come successe in Argentina… cosa ne pensate?
Ormai in italia è imminente una patrimoniale, che si vuole di più. i Pochi interessi fruttati con i depositi andranno vi assieme a una quota del deposito stesso.
Credo che in molti opteranno per la fuga dei conti all’estero o in investimenti sicuri
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