Gli scandali a base di sesso che coinvolgono potenti o politici conquistano spesso le prime pagine dei giornali, e spesso le mantengono per lungo tempo. Per questo motivo la rivista americana Forbes ha dedicato uno speciale all’argomento.
C’è il senatore Larry Craig, che aveva abbordato un poliziotto in un bagno dell’aeroporto di Minneapolis, anche se poi aveva ritrattato la sua confessione (suscitando peraltro l’ilarità di molti per il suo goffo tentativo di difesa).
Il senatore David Vitter, che aveva confessato di essere stato cliente affezionato di un’agenzia di accompagnatrici. E il senatore Mark Foley, costretto a dimettersi in seguito alle e-mail ben più che allusive che aveva inviato ad uno stagista di soli 16 anni.
Il primo scandalo a base di sesso va fatto risalire al 1963, quando i tabloid misero allo scoperto una relazione di John Profumo, allora ministro della Guerra nel Regno Unito, con una showgirl, facendo rischiare di cadere anche l’allora primo ministro Harold MacMillan.
Ma ben più scandalosa la vicenda che ha avuto luogo nel 2006 in Kashmir, dove le indagini nate in seguito al ritrovamento di video pornografici con ragazze minorenni hanno svelato il coinvolgimento di uomini politici e alti funzionari di stato. Dando anche adito a voci che ipotizzavano che i politici utilizzassero le ragazze per arrivare ai militanti kashmiri.
Sicuramente più ingenuo Willie Knuckles, ministro del governo liberiano, immortalato in alcune foto nudo assieme a due belle donne. Una semplice “ramanzina” da parte del Presidente, che però ha anche sottolineato come il suo comportamento non fosse illegale.
E la storia dei dirigenti Volkswagen, che averebbero “comprato” l’appoggio dei sindacati regalando ai responsabili con festini a luci rosse in compagnia di ragazze brasiliane e russe.
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