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Northern Rock: cos'è successo veramente? Davvero ci sono stati rischi per i correntisti?

Probabilmente molti di voi hanno sentito o letto della vicenda di Northern Rock, la quinta banca inglese per dimensioni. I suoi clienti, quando si sono diffuse le voci di difficoltà di liquidità della banca, si sono riversati agli sportelli a prelevare tutti i loro averi.


Ma ci sono stati veramente rischi per i correntisti? Hanno davvero rischiato di perdere i loro soldi? In realtà, come al solito è il panico che può fare più danni di tutto il resto. E siccome Northern Rock è specializzata in mutui, e di questi tempi la parola “mutuo” fa paura, si è generato un fenomeno che in realtà aveva ben poca ragion d’essere.

Un problema di liquidità per una banca non è in generale di per sé un problema drammatico, vuol dire semplicemente che una parte eccessiva dell’attivo è immobilizzato in qualche forma. Certo, richiede che la banca debba farsi prestare contanti per tornare “adeguatamente liquida”, sui prestiti paga degli interessi e quindi guadagnerà meno. Il che può sicuramente influenzare i guadagni (o le perdite) degli azionisti della banca. Molto più difficilmente dei correntisti.

L’ipotesi “peggiore”, per questi ultimi, è che la banca venga comprata da un’altra banca, che però subentra anche nei rapporti con i clienti.

Se però tutti i correntisti iniziano a prelevare tutto il loro denaro, allora i problemi possono essere un po’ più complicati, dato che la banca – qualunque banca – non è in grado di restituirli tutti e subito. Non perché ci abbiano fatto chissà cosa, ma semplicemente perché la banca i soldi li presta (non penserete certo che i soldi che vi danno per acquistare la casa siano del direttore della filiale, vero?), ed è proprio grazie agli interessi che si generano su questi prestiti che vengono remunerati i conti correnti (in realtà è un po’ più complicato, ma in prima approssimazione possiamo immaginare che funzioni così). E anche se tutti i contratti di prestito dicono che chi riceve il prestito deve restiuirlo alla banca entro 24 ore, se la banca lo chiede, per qualunque motivo, è improbabile che questi siano in grado di restituire immediatamente i soldi. E quindi la banca va in crisi di liquidità.

Quello che si genera è un fenomeno interessante (almeno per un osservatore esterno, non coinvolto…), e cioè che la gente, per paura che la banca fallisca causa effettivamente il fallimento della banca. E alla fine, quando la banca sarà fallita, dirà “visto? mi avevano garantito che non c’era pericolo, ma è fallita: ho fatto proprio bene a riprendermi i miei soldi”.

Ovviamente, è una reazione naturale (anch’io credo avrei tolto i miei soldi…) ma rimane una reazione che alla fine diventa autolesionistica.

Banche e Risparmio [http://www.banknosie.com]

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2 commenti

  • Ma la banca d’Inghilterra assicura i correntisti.. Queste forme di garanzia sui depositi ci sono pure in Italia.. Link: http://www.fitd.it/garanzia_depositanti/garanzia_dep.htm

    Capirei preoccuparsi in una situazione disperata.. Tipo quando sono apparsi i primi sintomi del defaul della Russia nel ’98 (e li’ c’ero..perso tutto). Ma quello della Northern Rock non mi sembra proprio un caso cosi’ disperato. Vedremo..

  • Ma la banca d’Inghilterra assicura i correntisti.. Queste forme di garanzia sui depositi ci sono pure in Italia.. Link: http://www.fitd.it/garanzia_depositanti/garanzia_dep.htm

    Capirei preoccuparsi in una situazione disperata.. Tipo quando sono apparsi i primi sintomi del defaul della Russia nel ’98 (e li’ c’ero..perso tutto). Ma quello della Northern Rock non mi sembra proprio un caso cosi’ disperato. Vedremo..