Animali

Gli uccelli "cantano" le suonerie

Il soave canto degli uccelli del Duemila riproduce le suonerie dei cellulari. E’ questa l’ultima stranezza hi-tech svelata da alcuni ornitologi tedeschi della riserva di Moessingen, nei pressi della città universitaria di Tubinga. “Gli uccelli – ha spiegato Richard Schneider del centro Nabu – possiedono da sempre misteriose doti di imitazione e la crescente diffusione dei cellulari non ha fatto altro che risvegliare questa ancestrale caratteristica regalata loro da madre natura”.


Stando a quanto riferito dagli studiosi, in questo senso gli emuli più abili in assoluto sarebbero le taccole, gli storni e le ghiandaie. Attratti dalla facilità di reperire cibo e dall’aumentata presenza di aree verdi anche nelle zone urbane, questi uccelli lasciano sempre più volentieri la campagna per trasferirsi nei centri abitati, dove, attratti e incurisiti dai rumori dell’uomo, non resistono alla tentazione di imitarli.

Ma c’è di più. Sempre più precise e affinate, infatti, le singolari riproduzioni canore dei pennuti riescono ad essere talmente simili agli originali da ingannare anche le orecchie più esperte. “Molte delle suonerie più diffuse si ispirano a loro volta ai versi degli uccelli – ha precisato comunque Schneider – Quindi si può pensare che i volatili le riproducano per richiamare i compagni, per delimitare il proprio territorio o per ingannare altre specie”.

Stiano comunque tranquilli gli amanti delle suonerie polifoniche di ultima generazione. “Per chi sceglie brani pop o top ten d’ultimo grido – assicura infatti l’ornitologo – non c’è alcun rischio di confondere il canto di un uccello con una chiamata al proprio cellulare. Gli uccelli sono imitatori provetti, ma “non riescono a riprodurre melodie troppo complesse”.

http://www.tgcom.it/tgtech/articoli/articolo266964.shtml

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