E’ il caso di dirlo, sembra uno scherzo, ma è tutto vero: la polizia di Stato, la Stradale per la precisione, avrà una Lamborghini Gallardo. Blu, con i lampeggiatori, strisce sulle fiancate e tutto il resto. Proprio come se fosse una banale Alfa 156. Invece la macchina è un missile da 500 cavalli, 300 orari e oltre 200 mila euro grazie a un’equipaggiamento da James Bond. Ossia tutto ciò che è possibile ficcare in un abitacolo di una macchina delle forze dell’ordine in fatto di attività di informazione e trasmissione di immagini relative a situazioni di particolare criticità, come incidenti stradali, incendi ed altre calamità. Nella Gallardo c’è infatti il navigatore satellitare con microtelefono GSM, il sistema Provida per la registrazione di violazione e trasmissione in diretta di immagini, il collegamento diretto alla banca dati di Polizia, il sistema di riconoscimento targhe Elsag “Autodetector” e i normali apparecchi VHF-Polizia. Insomma una specie di centrale nucleare. E visto che l’abitacolo della Lamborghini è quello che è, i tecnici bolognesi e della Polizia sono stati costretti ad infilare alcuni dispositivi in mezzo ai sedili. Semplicemente spettacolari poi i due ganci sulla porta per ospitare la classica paletta bianca e rossa.
Ma c’è poco da scherzare. Incredibilmente la Polizia fa sul serio, e la macchina sarà presentata ufficialmente nei giorni 14, 15 e 16 maggio a Roma, in Piazza del Popolo, per il 152° anniversario della Polizia.
La domanda però è lecita: ma a che serve un mostro del genere? I tempi degli eroici inseguimenti con la Ferrari della squadra Mobile di Roma degli anni Sessanta sono lontani. Possibile oggi non ci sia niente di meglio?
“La vettura – si legge in un comunicato ufficiale – sarà utilizzata dalla Polizia Stradale nei casi di emergenza e di allarme sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria, anche in virtù dello speciale dispositivo di sicurezza già in atto su questa tratta”. Non solo: la Gallardo sarà anche impiegata nelle attività di soccorso sanitario grazie all’equipaggiamento di particolari defibrillatori (che consentono l’elettrocardiogramma con diagnosi in automatico della pressione arteriosa e della presenza di ossigeno e di anidride carbonica nel sangue) e nelle attività di trasporto di plasma ed organi umani per trapianti.
Per sgombrare il campo da possibili equivoci (e polemiche), diciamo che la costosissima Gallardo è stata regalata dalla Lamborghini alla Polizia di Stato, e che comunque con una macchina del genere, sarà più facile reclutare ragazzi per entrare nel corpo di Polizia…
La storia, insomma, si ripete. Perché sembra di rivivere proprio l’epopea della mitica Ferrari 250 GTE 2+2, che entra in servizio il 24 novembre 1962 e in pochi giorni passa agli onori delle cronache nella Capitale. Tutta nera, con la scritta Squadra Mobile 555.555 sulla portiera (questo il numero del Pronto Intervento della questura di Roma) sfreccia a 225 chilometri di velocità e diventa l’imbattibile alleata di un poliziotto chiamato a guidarla: il brigadiere, poi maresciallo, Armando Spatafora. Nato a Siracusa nel 1927, Spatafora diventa ben presto leggendario per le sue gimkane a caccia di delinquenti. Con rocamboleschi insegumineti che prevedono anche la discesa (al volante della Ferrari) della scalinata di Piazza di Spagna.
Riuscirà la Lamborghini a fare altrettanto? Speriamo di no: con il traffico attuale, qualsiasi manovra simile a quella del maresciallo Spatafora si trasformerebbe in una strage.
http://www.repubblica.it/2004/e/motori/maggio/lambopolizia/lambopolizia.html