Grasso è bello: potrebbe essere questo il nuovo slogan dei detenuti nel caso in cui venisse esaudita la richiesta di un carcerato di Cassino. Quest’ultimo, obeso, talmente grasso da superare di molto il quintale, ha infatti chiesto gli arresti domiciliari: per lui la vita in carcere è diventata impossibile. Il letto è troppo stretto, la cella inadeguata alla sua mole così come lo sono anche sedie, sgabelli e persino le porte.
Per il povero detenuto passare le giornate in in cella è diventato ancora più difficile di quanto lo è già per i colleghi “normali”. Tutto è un disagio. Dormire è un’impresa dato che il letto è troppo stretto, stare seduti una lotta: le sedie rischiano di rompersi. Insomma, un vero inferno.
Stanco, quindi, di tutti questi disagi, di non potersi muovere e camminare a causa degli angusti spazi e delle sua grossa mole, l’uomo, attraverso il suo avvocato difensore Elio Rossi del foro di Cassino, ha chiesto gli arresti domiciliari e ha presentato istanza al giudice per le indagini preliminari che dovrebbe pronunciarsi tra qualche giorno. Al detenuto resta una sola speranza: che gli arresti domicialiari gli vengano concessi altrimenti, oltre al carcere, gli toccherà sorbirsi una ferrea dieta
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