Se avete paura di parlare in pubblico, o di affrontare situazioni potenzialmente imbarazzanti o stressanti, una ricerca viene in vostro aiuto, con un “trucco” estremamente semplice ma sembrerebbe anche estremamente potente.
Da quello che è emerso dallo studio, la scelta delle parole con cui ci si rivolge a sé stessi influenza in modo sostanziale i livelli di ansia. In particolare, parlarsi in terza persona sarebbe molto efficace: in altre parole, anziché dirsi frasi come “Ho fatto un buon lavoro in quella presentazione”, è meglio dirsi “Marco ha fatto un buon lavoro in quella presentazione”.
L’efficacia è dovuta al fatto che l’uso della terza persona permette alle persone di “distanziarsi” e di essere meno coinvolte durante la fase di introspezione, favorendo così una riduzione dello stress.
Va evidenziato che la ricerca si riferisce a “conversazioni mentali” con sé stessi: non è un suggerimento per parlare di sé stessi in terza persona ad alta voce, che non aiuta certo ad essere considerate persone normali…
