Il canale televisivo sudcoreano MBN ha recentemente presentato il primo conduttore di TG basato su intelligenza artificiale, una versione realistica della giornalista umana Kim Ju-ha.
La conduttrice basata sull’intelligenza artificiale era sorprendentemente simile alla sua “ispiratrice” umana, meritandosi appieno il soprannome di “AI Kim”, da AI (Artificial Intelligence) e il nome della conduttrice “in carne ed ossa”.
Il giornalista virtuale è stato sviluppato da MBN in collaborazione con la società specializzata in intelligenza artificiale Money Brain, e non solo aveva lo stesso identico aspetto e la stessa voce della popolare presentatrice, ma imitava anche i piccoli gesti che Kim a volte fa, come giocherellare con una penna mentre raccontava la notizia. Durante una trasmissione il 6 novembre, AI Kim ha persino avuto una conversazione con la vera Kim Ju-ha per confrontare le loro voci, cosa che apparentemente ha fatto venire i brividi a molte persone.
“Sono stato creata attraverso deep learning su 10 ore di video di Kim Ju-ha, imparando i dettagli della sua voce, il modo in cui parla, le espressioni facciali, il modo in cui si muovono le sue labbra e il modo in cui muove il suo corpo” ha detto la giornalista virtuale in questo “colloquio”, secondo quanto riporta Korea JoongAng Daily. “Sono in grado di presentare le notizie esattamente come farebbe la conduttrice Kim Ju-ha.“
Le reazioni degli spettatori alla presentazione di AI Kim sono state contrastanti, con alcune persone che hanno elogiato la sua somiglianza con il vero Kim Ju-ha, mentre altri si sono dichiarati “fuori di testa” per la stessa somiglianza innaturale.
AI Kim non è il primo giornalista virtuale in assoluto: un paio di anni fa, l’agenzia di stampa statale cinese Xinhua ha presentato due giornalisti virtuali dall’aspetto molto realistico.
MBN ha spiegato che i giornalisti basati sull’intelligenza artificiale potrebbero essere più adatti a raccontare disastri naturali e altre emergenze, poiché sono disponibili in qualsiasi momento, giorno e notte.L’azienda si aspetta anche che questa nuova tecnologia aiuti a ridurre i costi di manodopera e produzione.
Per quanto questa “concorrenza” spaventi i giornalisti umani, gli esperti sono convinti che gli avatar digitali e basati sull’intelligenza artificiale non sostituiranno mai completamente i presentatori umani. Yoo Seung-chul, professore presso la School of Communication & Media della Ewha Womans University, a Seoul, ritiene che il concetto noto come “uncanny valley” (l’idea che un robot / avatar digitale dall’aspetto quasi umano risulti “strano” ad alcuni esseri umani, inducendo una sensazione di fastidio) aiuterà i giornalisti umani a mantenere il loro lavoro ancora a lungo.