Ash Soto aveva solo 12 anni quando le è stata diagnosticata la vitiligine, la malattia della pelle che causa perdita di pigmentazione a macchie. Come per molti affetti da questa malattia, la cosa le aveva creato inizialmente un certo imbarazzo, ma oggi Ash ha completamente accettato la sua condizione, e la sfrutta per usarla come una “tela” per fare opere d’arte, il cui messaggio comune è che sono le cose che ci rendono diversi che ci rendono anche unici e speciali.
La discesa verso l’introversione
Tutto è iniziato con una piccola macchia che Ash si è accorta di avere sul collo. All’inizio non ha badato più di tanto alla cosa, ma quando sono apparse anche altre macchie allora sua madre l’ha portata dal dottore, che le ha diagnosticato la vitiligine.
“Non sapevo cosa pensare, perché non sapevo cosa fosse la vitiligine, né cosa mi sarebbe successo”, ricorda la ragazza. “Mi ricordo mia mamma seduta che piangeva e io confusa e spaventata. Non capivo come sarebbe cambiata la mia vita”.
Come molte persone affette dalla malattia, man mano che apparivano sempre più macchie de-pigmentate sulla pelle, Ash si è trasformata da una che amava stare in compagnia all’aria aperta ad una ragazza introversa, spesso preda di ansia e depressione.
La vitiligine non è un problema
Ma con il supporto della sua famiglia, e anche di un clima che spinge maggiormente ad accettare il proprio corpo, Ash ha finalmente compreso di essere bella così com’è, e di non aver bisogno di rispecchiare un ideale standard di bellezza per sentirsi bene. Ha ricominciato ad uscire indossando pantaloncini corti e magliette a maniche corte, sforzandosi di allontanare da sé tutti i pensieri negativi.
I social network hanno avuto un ruolo importante per consentire alla ragazza di uscire dal guscio: Ash ha un account Instagram dove condivideva per lo più consigli per il trucco, dove nascondeva attentamente la sua condizione. Ma ad un certo punto ha acquisito abbastanza coraggio per mostrarsi come è veramente.
La reazione è stata estremamente positiva, nonostante le preoccupazioni iniziali della ragazza, al punto da spingerla ad un iniziare un progetto artistico dove esalata ancora di più le macchie della pelle, usandole come elementi per opere d’arte disegnate sul suo corpo.