La scarsità di cibo potrebbe essere un problema cruciale nei prossimi decenni, e da tempo molti esperti sostengono che gli insetti potrebbero diventare il cibo del futuro: ci sono già oggi molti piatti a base di insetti, ma quello che molti stanno cercando di fare è trovare il modo di utilizzare gli insetti per sostituire elementi chiave della nostra dieta corrente, senza stravolgere (almeno nelle apparenze) le abitudini alimentari di gran parte della popolazione.
Due ricercatrici brasiliane hanno sviluppato una farina realizzata a partire da scarafaggi. Questa farina contiene il 40% più proteine della normale farina di grano (potendo quindi sostituire in parte la carne), oltre ad amminoacidi e lipidi. Il punto di forza è che può essere usata per realizzare qualunque prodotto usualmente fatto con la normale farina.
La farina messa a punto dalle ricercatrici è realizzata a partire da una specie di scarafaggi chiamata Nauphoeta cinerea, e gli esemplari usati sono allevati specificamente allo scopo, rispettando le normative igieniche previste dalle autorità sanitarie brasiliane.
“Abbiamo usato gli scarafaggi perché è l’insetto che contiene la maggiore quantità di proteine, e contiene otto dei nove amminoacidi essenziali, ha grassi di alta qualità e possiamo usare quasi il 100% di essi”, hanno spiegato le ricercatrici.
“Le Nazioni Unite stimano che entro il 2050 non ci sarà abbastanza terreno per produrre tutto il cibo che servirà per tutta la popolazione mondiale. Nel caso di allevamento di insetti, servono meno spazi ed è una produzione ecologica perché richiedono molto meno acqua. […] Oggi non è una realtà, ma nel futuro le persone dovranno abituarsi all’idea”, continuano le due ricercatrici.
Va detto che la farina a base di insetti non è una novità: qualche tempo fa, una ditta francese ha messo in vendita pasta realizzata con farina normale mista a insetti, che ha avuto un successo notevole sul mercato, superando anche le aspettative dello stesso produttore.
Foto di Ed Baker – Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=25694990